9.6 Animazione socioeducativa intercontinentale e cooperazione allo sviluppo

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Cooperazione intercontinentale per l’animazione socioeducativa

A livello nazionale l’Italia non ha ancora inquadrato giuridicamente la figura dell’animatore socioeducativo (Youth Worker). Pertanto, le attività di cooperazione non includono azioni mirate allo sviluppo di un’animazione socioeducativa di qualità.

Tuttavia, nell’ambito del programma europeo Erasmus+, gli animatori socioeducativi possono usufruire di programmi di scambio che includono anche alcuni Paesi al di fuori dell’Europa (regioni da 1 a 4 della guida E+).

Attività di cooperazione allo sviluppo

Con l’obiettivo di coinvolgere sempre più giovani nella cooperazione internazionale, il Ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI) promuove una serie di programmi volti a facilitare il loro ingresso nelle organizzazioni preposte, quali:

  • Opportunità di tirocinio per laureandi e neolaureati nelle maggiori organizzazioni internazionali (Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Fondo Monetario Internazionale (FMI), Banca Mondiale (BM), Consiglio d’Europa (CoE), ecc.);
  • Gli Young Professionals Programmes (YPP) delle varie organizzazioni internazionali, programmi di reclutamento di giovani professionisti nelle relative amministrazioni, organizzati in collaborazione con il Paese di appartenenza;
  • Il Fellowship programme, percorso di formazione professionale presso uffici dell’ONU;
  • Il programma Junior Professional Officer (JPO) dell’ONU, che offre a giovani professionisti diplomati in università o istituti di scuola superiore la possibilità di acquisire esperienza professionale nella cooperazione internazionale multilaterale nell’ONU. Il JPO è assunto grazie ad un accordo bilaterale tra l’ONU ed i Paesi donatori;
  • Il programma Junior Professionals in Delegation (JPD) dell’Unione Europea (UE), occasione per giovani neolaureati o in possesso di un master universitario di lavorare nelle delegazioni che attuano la politica estera e di cooperazione allo sviluppo dell’UE.

Inoltre, il MAECI eroga annualmente dei contributi per il cofinanziamento di progetti di Scambi Giovanili attraverso bandi. I contributi sono offerti a progetti – promossi dal Terzo settore, Enti territoriali ed Istituzioni educative pubbliche e private – volti alla realizzazione di percorsi formativi socioculturali di arricchimento curriculare e formazione professionale per giovani italiani e stranieri, in Italia e all’estero, di età compresa tra i 18 e i 30 anni. I progetti sono finalizzati a favorire attività di interscambio culturale ed hanno come obiettivi principali: l’arricchimento curriculare e la formazione professionale; l’inclusione e la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e politica; la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed ambientale; la tolleranza attraverso la reciproca conoscenza delle diversità culturali. Per quanto riguarda la provenienza dei giovani beneficiari, le Aree e i Paesi prioritari per l’anno 2024 sono: MENA, Africa Subsahariana, Balcani, Francia, Germania, Messico, Giappone, Repubblica di Corea.

Il Servizio civile universale (Cfr. 2.4) ha tra gli obiettivi principali la promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata, la promozione e tutela dei diritti umani e la cooperazione allo sviluppo. Annualmente offre la possibilità a giovani tra i 18 e i 28 anni di svolgere volontariato anche in paesi in via di sviluppo. I progetti hanno una durata di 12 mesi e sono solitamente finanziati dal MAECI mentre gli operatori volontari ricevono un assegno mensile dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale.

Inoltre, i Corpi Civili di Pace, istituiti in via sperimentale dalla legge 147/2013 art. 1 comma 253 e disciplinati dal decreto interministeriale del 7 maggio 2015 sono gestiti dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale e dal MAECI. Rappresentano una modalità di cooperazione allo sviluppo che si pone l’obiettivo di ricercare soluzioni alternative all’uso della forza militare per la risoluzione dei conflitti attraverso il coinvolgimento di giovani volontari in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale. L'intervento dei Corpi Civili di Pace è realizzato in vari campi d'azione, quali: 1) sostegno ai processi di democratizzazione e riconciliazione; 2) sostegno alla società civile locale per la risoluzione dei conflitti; 3) monitoraggio del rispetto dei diritti umani; 4) attività umanitarie, come il sostegno a profughi, sfollati e migranti; 5) educazione alla pace; 6) sostegno alla popolazione civile nel fronteggiare emergenze ambientali. I progetti dei Corpi Civili di Pace hanno una durata di 12 mesi. Il terzo e più recente Bando è stato pubblicato nel maggio 2023 per la selezione di 153 operatori volontari.

Il Progetto Generazione Cooperazione coinvolge 24 enti tra organizzazioni e reti della società civile nazionali e locali, con contributo dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L’obiettivo principale è promuovere la cooperazione allo sviluppo e sensibilizzare i giovani sulla cittadinanza globale e l’importanza dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS). Il progetto mira a rilanciare la cultura della cooperazione e della pace mondiale, coinvolgendo cittadini, studenti, docenti, politici e media.

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