6.6 Inclusione sociale attraverso l’istruzione e la formazione
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Sul tema dell’inclusione sono attivi sul territorio nazionale progetti avviati da alcuni Ministeri. Il Progetto Care Leavers prevede la sperimentazione su base nazionale di interventi in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, è promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito del Fondo per la Lotta alla Povertà e all'Esclusione Sociale ed è realizzata in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti. Il progetto viene sperimentato su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo generale di accompagnare i neomaggiorenni all'autonomia attraverso la creazione di supporti necessari per consentire loro di costruirsi gradualmente un futuro e di diventare adulti dal momento in cui escono dal sistema di tutele. La sperimentazione coinvolge quindi i care leavers in grado di intraprendere un percorso di autonomia che potranno quindi beneficiare di un progetto strutturato di accompagnamento verso l'età adulta, risultato di una valutazione multidimensionale (Analisi preliminare e Quadro di analisi) elaborato da parte dell'assistente sociale, gli educatori della comunità o i familiari affidatari preferibilmente già dal diciassettesimo anno di età. Il progetto per l'autonomia descrive l’attività attraverso la quale i bisogni e le attese del ragazzo vengono trasformati in obiettivi e risultati di cambiamento volti a dare compimento alle aspirazioni dei beneficiari mediante l’impiego delle loro risorse e capacità cui si aggiunge il sostegno dei servizi e delle risorse della comunità. Il progetto ha durata triennale e accompagna i beneficiari fino al compimento del ventunesimo anno d'età. I ragazzi e le ragazze vengono accompagnati per realizzare i propri percorsi che possono essere orientati al completamento degli studi secondari superiori o la formazione universitaria, alla formazione professionale o l'accesso al mercato del lavoro.
Toccano il tema dell’inserimento dei giovani nella vita economica e sociale dei territorio alcuni progetti promossi nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) che ha messo al centro della propria azione il tema della permanenza nelle aree deboli del Paese, evitando lo spopolamento e l’implosione della vita sociale ed economica. Altri progetti rivolti ai giovani hanno visto come cornice il Programma operativo città metropolitane che ha portato alcuni centri metropolitani italiani ad avviare iniziative su scala urbana rivolti ai giovani.
E’ il caso del Comune di Bologna che ha avviato la Fondazione Innovazione urbana e del Comune di Milano col programma di formazione ‘Scuola dei quartieri’. Sul tema della disuguaglianza, in campo educativo e non solo, si segnala l’attività del Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD), nato da un’idea della Fondazione Lelio e Lisli Basso, che vede la partecipazione di otto organizzazioni di cittadinanza attiva (Fondazione Basso, ActionAid, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Dedalus Cooperativa sociale, Fondazione di Comunità di Messina, Legambiente, Uisp), e di gruppi di ricercatori e accademici). Nel corso del 2020, il ForumDD ha costruito un’alleanza tra 10 diverse reti di enti e soggetti che lavorano nel campo educativo, EducAzioni, con le quali lavora per elaborare e promuovere strategie di contrasto alla povertà educativa e promuovere i diritti dei bambini, delle bambine e degli e delle adolescenti.
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