7.6 Meccanismi di individuazione e segnalazione precoce dei giovani esposti a rischi per la salute

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  1. Quadro politico
  2. Stakeholders
  3. Guida agli stakeholders
  4. Gruppi target
  5. Programmi finanziati

1. Quadro politico

L’Italia, dal 2001, partecipa allo studio multicentrico HBSC (CFR. paragrafi 7.1-7.4). Le rilevazioni HBSC hanno favorito una continuità nel monitoraggio dei comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare.

Tutte le Regioni italiane hanno partecipato alla raccolta dati HBSC e i report disponibili sono quelli della Calabria, della Provincia Autonoma di Trento e della Toscana.

Con la Conferenza Stato-Regioni del 18 dicembre del 2019 si è sancita l’intesa concernente il Patto per la salute per gli anni 2019-2021 in cui si prevedono specifiche politiche attive di promozione e tutela della salute con particolare attenzione all’infanzia e all’adolescenza, alle persone con disturbo mentale, al sostegno dell’autonomia delle persone con disabilità e non autosufficienza.

2.Stakeholders

La tutela della salute umana, in Italia, si sviluppa con un approccio cooperativo intersettoriale che coinvolge le istituzioni centrali e locali e la società civile, in modo da sviluppare politiche integrate che agiscano in maniera efficace sui principali determinanti di salute.

Tra gli attori principali coinvolti nella promozione della salute e nella prevenzione dei comportamenti a rischio vi sono

  • gli operatori della sanità dei Dipartimenti della Prevenzione delle Aziende Sanitarie, che intervengono nel mondo della scuola;
  • gli insegnanti che, grazie al legame diretto e continuo con gli studenti, possono collaborare efficacemente per favorire lo stretto legame tra educazione e salute;
  • gli studenti, che devono apprendere le possibilità di scelta in termini di comportamenti per la salute;
  • i genitori, che rivestono un ruolo prioritario nell’area educativa e nel mantenimento o nella modifica dei comportamenti che incidono sulla salute.

In generale, gli stessi giovani sono parte attiva nella promozione della salute in quanto intervengono nel processo di trasmissione delle informazioni, dei consigli e di altre tipologie di aiuti per la prevenzione di rischi concernenti la salute, come ad esempio, l’abuso di alcol e di droghe e nella prevenzione.

Fondamentali ai fini della promozione del benessere psico-fisico dei giovani sono i medici di base e i pediatri. Il Ministero della salute, infatti, ha stipulato dei programmi con i medici pediatri della Società Italiana di Pediatria (SIP) e della Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP) al fine di sensibilizzare a una sana alimentazione e corretti stili di vita e di promuovere interventi di educazione alla salute, rivolti alle famiglie e ai bambini/adolescenti. Obiettivo principale è quello di sviluppare sinergie capaci di trasformare le buone pratiche in interventi consolidati, mettendo in rete sistemi, competenze e responsabilità diverse.

3. Guida agli stakeholders

Nel gennaio 2019, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il protocollo di intesa tra il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione “Indirizzi di policy integrate per la Scuola che promuove salute”.

Il protocollo è finalizzato a favorire l’inserimento nel curriculum formativo degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della “Promozione della salute”, non come una “nuova materia”, ma come una proposta educativa continuativa e integrata lungo tutto il percorso scolastico. Ogni scuola potrà sviluppare questa nuova proposta educativa secondo la modalità ritenuta più idonea rispetto ai reali bisogni educativi e formativi dei singoli studenti, monitorando costantemente l’intero processo.

Il documento di indirizzo sottolinea come una scuola che promuove salute debba adottare un approccio globale rivolto a tutti gli studenti, alle loro famiglie, al personale docente e non, finalizzato a sviluppare le competenze individuali di tutti i componenti della comunità scolastica e a migliorarne l’ambiente fisico e sociale, aprendosi al territorio e rafforzando la collaborazione con la comunità locale.

Il recepimento del documento da parte delle Regioni contribuisce a migliorare la collaborazione tra operatori della salute e della scuola e a favorire l’implementazione delle azioni attivate nel setting scolastico, nell’ambito dei Piani regionali della prevenzione in corso. Tutte le Regioni, infatti, hanno sviluppato Piani Regionali che affrontano i diversi macro-obiettivi del PNP attraverso programmi trasversali ed integrati (cfr. paragrafo 7.4).

4. Gruppi target

Il fumo, il consumo dannoso di alcol, la dieta non corretta e l’inattività fisica sono comportamenti a rischio per la salute che si instaurano spesso già durante l’infanzia o l’adolescenza.

Il fumo costituisce uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di patologie gravi e spesso mortali. Le indagini Istat evidenziano che, nel 2019, sebbene in calo rispetto all’anno precedente, sono ancora numerosi i giovani che si dichiarano fumatori (CFR. paragrafo 7.1).

È in aumento, anche, il consumo di alcol da parte dei giovani, secondo modalità nuove e lontane dalla tradizione, come i consumi fuori pasto e in quantità non moderate, le ubriacature e il binge drinking (CFR. paragrafo 7.1). Secondo dati dell’Istituto Superiore di Sanità, tra i giovani di 11 - 25 anni, i consumi a rischio riguardano il 20,1% dei maschi e il 10,1% delle femmine (circa 1,3 milioni di giovani), con differenti modelli di consumo nelle diverse Regioni e valori massimi per il complesso dei consumi a rischio nella popolazione maschile dell’Italia Nord-orientale. Circa 390.000 minori al di sotto dell’età legale non rispettano la prescrizione di totale astensione dall’alcol e il consumo femminile ha registrato un preoccupante aumento fra le donne più giovani in particolare per il consumo fuori pasto e il binge drinking.

Altro fattore di rischio per la salute è l’alimentazione non corretta e la sedentarietà, che sono importanti fattori di rischio modificabili per malattie croniche. Sono, frequenti, tra gli adolescenti, abitudini alimentari scorrette come saltare la prima colazione, consumare poca frutta e verdura, eccedere con le bevande zuccherate (cfr. paragrafi 7.1 e 7.4).

5. Programmi finanziati

Tra i programmi nazionali finalizzati alla promozione della salute e del benessere dei giovani ci sono: “Safer Internet Centre Generazioni connesse”, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Connecting Europe Facility (CEF) – Telecom, che si concretizza nella piattaforma online “Better Internet for Kids” gestita da European Schoolnet.

Il progetto è coordinato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con il partenariato di alcune delle principali realtà italiane che si occupano di sicurezza in rete: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, il Ministero per i Beni e le Attività

Culturali, gli Atenei di Firenze e ‘La Sapienza’ di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa EDI onlus, Skuola net, l’Agenzia di stampa DIRE e l’Ente Autonomo Giffoni Experience.

Il Safer Internet Centre (noto anche come SIC) nasce per fornire informazioni, consigli e supporto a bambini, ragazzi, genitori, docenti ed educatori che hanno esperienze, anche problematiche, legate a Internet e per agevolare la segnalazione di materiale illegale online. L’obiettivo generale è di sviluppare servizi dal contenuto innovativo e di più elevata qualità, al fine di garantire i giovani utenti la sicurezza “nell’ambiente” on line, considerando, al contempo, il connesso investimento come un’occasione ‘virtuosa’ per una crescita ‘sociale’ ed economica dell’intera collettività.

Il progetto nazionale “Guadagnare salute negli adolescenti. Attività di ricognizione di progetti e interventi di prevenzione e promozione della salute negli adolescenti delle regioni italiane(cfr. paragrafo 7.4), promosso e finanziato dal Ministero della Salute (Centro per il Controllo delle Malattie – CCM), mira a effettuare una ricognizione di tutte le iniziative di prevenzione e promozione della salute rivolte agli adolescenti-giovani (11-30 anni), condotte nelle Regioni italiane dal 2003 ad oggi, nelle seguenti aree tematiche:

  • abitudini alimentari;
  • attività fisica;
  • infezioni sessualmente trasmesse;
  • consumo di droghe e alcol;
  • salute mentale;
  • incidenti stradali.

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