9.1 Contesto generale

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  1. Concetti principali
  2. L'interesse dei giovani per le questioni globali

Concetti principali

L’Italia è coinvolta in numerose iniziative concernenti questioni di respiro globale. Nonostante non esista una determinata definizione di “questione globale”, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dispone di una Direzione Generale specificamente destinata alla gestione delle questioni globali, nelle competenze della quale figurano, tra gli altri, i temi di governance mondiale, di ambiente e di sviluppo sostenibile.

Di seguito alcuni concetti importanti nell’azione dello Stato italiano:

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) – strumento di coordinamento nazionale, approvato nel 2017 dal Comitato interministeriale per la programmazione economica ed aggiornato al 2022,  enuncia le azioni per l’attuazione dell’Agenda 2030. La SNSvS 2022 ha confermato la struttura del 2017, mantenendo l’architettura articolata in Scelte Strategiche e Obiettivi Strategici Nazionali, all’interno di 6 aree: Persone, Pianeta, Pace, Prosperità, Partnership e Vettori di sostenibilità. La SNSvS è basata sul dialogo tra enti pubblici centrali, regionali, locali e della società civile e vede una fondamentale partecipazione giovanile.

Il Servizio civile universale ed in particolare il Programma quadro del Servizio Civile ambientale è uno strumento attuativo della SNSvS relativamente al Vettore “Cultura per la sostenibilità”, con particolare riguardo agli ambiti di educazione, formazione, informazione e comunicazione. Inoltre, dal 2024 è prevista la sperimentazione del Servizio civile agricolo, ispirato all’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

Educazione per lo Sviluppo Sostenibile (ESS) – l’educazione allo sviluppo sostenibile, riguardante non solo l’ambiente ma anche l’economia (divario nord-sud mondiale, consumi) e la società (diritti, pace, salute, diversità culturali), è un campo florido di iniziative, ad esempio il Forum per lo sviluppo sostenibile. Nell’ambito del Forum è stato avviato un “percorso” dedicato ai giovani indirizzato all’ascolto e alla raccolta di istanze da parte delle giovani generazioni in vista del processo di revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS). In ambito scolastico, nel 2018 è stato stipulato un accordo tra il Ministero dell’istruzione e il Ministero dell’ambiente per l’attivazione di diversi programmi di ESS. Inoltre, il Ministero dell’ambiente ha stipulato un accordo con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per rilanciare il sistema nazionale INFEA (INFormazione Educazione Ambientale).

Strategia nazionale di educazione alla cittadinanza globale – scritta nel 2017 da un tavolo di lavoro composto da attori pubblici e non governativi, e approvata dal Comitato Interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS) nel giugno 2020, rappresenta la traduzione italiana della Global citizenship education, concetto nato in ambito UNESCO. Tale concetto riguarda la diffusione dei principi della cittadinanza, della pace, della sostenibilità, dell’equità, dei diritti umani e della diversità ed è prerequisito per la formulazione coordinata di piani d'azione pluriennali, che promuovano pratiche nei processi di apprendimento formali, non formali e informali, nonché nelle campagne di informazione e sensibilizzazione. In tal senso, in Italia, ruolo fondamentale è ricoperto dal Terzo settore che porta avanti progetti di educazione globale.

L'interesse dei giovani per le questioni globali

Sullo sfondo di un generale allontanamento dei giovani dalla politica tradizionale, le giovani generazioni italiane nutrono un enorme interesse nei confronti delle problematiche che affliggono la società mondiale. Come evidenziato dalla ricerca Giovani e comunità dell’Osservatorio sulla povertà educativa di Fondazione Openpolis e Con i Bambini - impresa sociale, un trend in continua crescita vede i giovani italiani guardare con sempre maggiore attenzione la questione climatica, con il 44% degli intervistati tra i 16-30 anni che lo individua tra le top 3 delle priorità principali, al di sopra della media europea del 39%. Tra il 2017 e il 2020 la partecipazione attiva ad associazioni ecologiche, per i diritti civili e la pace è aumentata in modo marcato, passando dall’1,9% al 4,4% nella fascia 18-19 anni, suggerendo che la partecipazione a queste tematiche non è puramente formale ma si concretizza in un’attivazione pratica.

Secondo una ricerca IPSOS del 2022, oltre all’attenzione all’ambiente e al cambiamento climatico, i giovani italiani nati tra il 1997 e il 2012 (Generazione Z) individuano come azioni prioritarie la redistribuzione della ricchezza, l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, l’accrescimento della solidarietà interpersonale, un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata. Equità, inclusione, rispetto per la diversità sono gli elementi principali ricercati dai giovani individui. Per l’83% della Generazione Z, l’affermarsi di un’economia green e di industrie eco-sostenibili è giusto o, addirittura, indispensabile, così come il 60% sostiene di voler accettare limitazioni economiche a breve termine a favore di pratiche maggiormente sostenibili sul lungo periodo, dato maggiore rispetto a Paesi particolarmente vicini come la Germania (47%), la Francia (44%), la Spagna (46%) e l’Inghilterra (41%).

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