3.4 Orientamento e consulenza professionale
In questa pagina:
Servizi di orientamento e consulenza professionale
Le più recenti riforme dei Servizi per il lavoro hanno mirato all’integrazione tra istruzione, formazione e lavoro e il coordinamento con il sistema produttivo. I servizi di orientamento e consulenza professionale vengono erogati anche grazie al supporto strumentale del Sistema informativo sul lavoro (SIUL), attraverso il quale viene gestita la rete regionale dei Centri per l'impiego, e vengono monitorate le caratteristiche degli utenti, delle azioni di politica attiva avviate e dei servizi erogati. Il SIUL si compone di un Nodo di coordinamento nazionale e dei Nodi di coordinamento regionali, nonché del Portale unico per la registrazione alla Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro (art. 13, comma 4, D.lgs. 150/2015).Il Portale costituisce l’accesso ai Servizi per il lavoro, nonché la sede per la fruizione di informazioni e servizi di base a distanza (orientamento e formazione di base). Al contempo, può fornire strumenti unitari agli operatori dei Servizi per l’impiego.
Il quadro attuale dei Servizi per l’impiego conserva una forte peculiarità regionale. Le Regioni, tramite le Agenzie Regionali o attraverso modelli di governance basati su una rete di soggetti accreditati, sono titolari dell’articolazione territoriale dei servizi e dell’attuazione delle politiche del lavoro nei rispettivi sistemi locali, assicurando il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni definiti a livello nazionale.
La governance del sistema è così strutturata:
- i Centri per l'impiego sono strutture pubbliche che, su mandato delle Regioni e delle Province, favoriscono sul territorio l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, informando, orientando e fornendo consulenza gratuita a coloro che sono in cerca di un'occupazione. I CPI svolgono anche attività amministrative, come l’iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi e graduatorie delle categorie protette, la registrazione delle assunzioni, le trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro presso aziende private ed enti pubblici;
- le Agenzie per il Lavoro sono strutture private (società di persone, di capitali, e cooperative) autorizzate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a offrire servizi destinati a domanda e offerta di lavoro. Queste agenzie si occupano di ricerca e selezione del personale, di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e di fornitura di manodopera alle aziende. In base al tipo di attività per le quali sono state autorizzate, le Agenzie per il Lavoro si distinguono in:
- agenzie di somministrazione: di tipo generalista (quando somministrano manodopera a tempo determinato e indeterminato), e di tipo specialista (quando svolgono attività di somministrazione a tempo indeterminato esclusivamente per le attività consentite);
- agenzie di intermediazione: svolgono attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro, e si occupano di raccolta dei curricula, preselezione, promozione e gestione dell'incontro tra domanda e offerta, formazione;
- agenzie di ricerca e selezione del personale;
- agenzie di supporto alla ricollocazione professionale;
- gli altri operatori autorizzati (ad es. Università pubbliche e private, Istituzioni scolastiche e formative della secondaria superiore Comuni, Camere di Commercio, Associazioni dei datori di lavoro e Sindacati, Enti bilaterali e Patronati, Onlus che hanno come scopo la tutela del lavoro), possono svolgere attività di intermediazione.
La riforma integrata in materia di politiche attive del lavoro e della formazione (GOL) è accompagnata da uno specifico intervento di rafforzamento del sistema dei Centri per l'impiego, al fine di favorire processi di miglioramento dell'offerta di servizi di qualità – lanalisi dei fabbisogni di competenze, definizione di piani formativi individuali, servizi efficaci di accoglienza, orientamento e cura. Le risorse sono già state assegnate alle regioni per 400 milioni di euro sulla base delle unità di personale aggiuntivo previste dal Piano nazionale di rafforzamento dei Centri per l'impiego, finanziato con risorse nazionali (art. 12, co. 3-bis, d.lgs. 4/2019 e art. 1, co. 258, l. 145/2018). Gli interventi di formazione degli operatori e le altre priorità di intervento sono previsti dalle Regioni nell'ambito dei Piani di rafforzamento dei Centri per l'impiego regionali, in linea con le indicazioni contenute nel Piano nazionale (D.M. 22 maggio 2020). Le risorse aggiuntive (200 milioni di euro) sono funzionali alla realizzazione di iniziative di rafforzamento dei Centri per l'impiego:
- Investimenti strutturali per favorire la prossimità dei servizi
- Sviluppo di osservatori regionali del mercato del lavoro per facilitare l'incontro tra domanda e offerta
- Interoperabilità dei sistemi informativi regionali e nazionali
- Progettazione e realizzazione (anche attraverso la formazione a distanza - FAD) di interventi formativi per l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori
- Analisi dei fabbisogni (ad esempio sui temi degli standard di servizio, della consultazione del Sistema Informativo Unificato, dell'allineamento delle competenze alle esigenze delle imprese)
- Promozione dei servizi di identificazione, validazione e certificazione delle competenze (IVC) nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze
- Progettazione e realizzazione dei contenuti e dei canali di comunicazione dei servizi offerti
- Promozione dell'integrazione territoriale dei servizi per l'impiego con altri servizi, in particolare quelli sociali e quelli per l'istruzione e la formazione.
Per quanto riguarda il target giovanile, le azioni di orientamento e consulenza professionale assumono particolare rilevanza nell’ambito dei programmi attualmente attivi nel contrasto alla disoccupazione e all’inattività, con particolare riferimento a Garanzia Giovani [cfr. § 3.6].
Anche le Università svolgono un ruolo di supporto alla transizione verso il mercato del lavoro dei giovani. Sotto la spinta di iniziative comunitarie volte a riformare le politiche dell’istruzione e della formazione, e in direzione di un più stretto collegamento con il mondo del lavoro, le Università si stanno avvicinando al sistema produttivo soprattutto attraverso gli uffici e i servizi di placement. A tal fine, come previsto dalle normative (Legge 276/2003 e Legge 183/2010) gli Atenei italiani si sono dotati di banche dati con dei curriculum dei laureati al fine di favorire il libero incontro tra domanda e offerta di lavoro, consolidando in tal senso il ruolo dell’Università quale soggetto atto a svolgere attività di intermediazione. Le banche dati rappresentano per gli Atenei uno strumento fondamentale per costruire un canale di comunicazione tra gli studenti e il sistema produttivo. La quasi totalità delle Università italiane prevede una molteplicità di interventi mirati all’integrazione lavorativa dei giovani, con particolare ricorrenza dello strumento degli stage e tirocini in azienda. Molto meno praticati risultano invece essere il bilancio di competenze, l’orientamento al loro sviluppo e le azioni volte ad implementare l’auto-imprenditorialità.
Per quanto riguarda le attività trasversali a supporto dell’aggiornamento delle competenze degli operatori dell’orientamento dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro, su incarico del Ministero del Lavoro, ANPAL è dal 2017 il Punto di Contatto Nazionale della Rete europea Euroguidance, ed eroga sul territorio nazionale attività di informazione e formazione sulla mobilità transnazionale destinate agli operatori dei sistemi dell’istruzione, formazione e lavoro.
Esistono diversi fonti di finanziamento a livello nazionale e regionale per l'orientamento professionale, che viene supportato anche attraverso il Fondo sociale europeo (FSE).
Si segnalano come fonte di documentazione:
- la Nota integrativa legge bilancio triennio 2019-2021
- i Documenti relativi al Programma Garanzia Giovani [cfr. § 3.6].
Sistema di controllo di qualità
Nell'ambito delle proprie prerogative istituzionali, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali svolge attività di analisi statistica in materia di mercato del lavoro, previdenziale e di protezione sociale.
ANPAL ha recentemente pubblicato il Primo rapporto annuale congiunto sulle politiche attive in Italia nell’ambito del quale viene monitorata anche l’erogazione dei servizi di orientamento da parte dei CPI.
Allegati