3.8 Sviluppo della competenza imprenditoriale
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- Quadro delle politiche
- Apprendimento formale
- Apprendimento non formale e informale
- Supporto degli educatori nell'educazione all'imprenditorialità
In Italia non esiste una strategia nazionale sull’educazione all’imprenditorialità. Tuttavia, nell’ambito della promozione dell’apprendimento permanente introdotto nell’ordinamento italiano con la legge 92/2012 (art. 4, commi 51-68), un’attenzione sempre crescente è stata dedicata allo sviluppo delle competenze imprenditoriali nei percorsi di formazione formale, non formale e informale. l’Italia non adotta una definizione nazionale, ma fa riferimento alla descrizione della competenza “imprenditorialità” contenuta nel Quadro di riferimento europeo sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Essa è stata utilizzata nelle indicazioni nazionali per il curriculum della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, nonché nello sviluppo di un Sillabo dedicato alle scuole secondarie per accompagnarle a introdurre in modo strutturale l’educazione all’imprenditorialità (di cui di seguito).
Per quanto riguarda la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione, già nella certificazione delle competenze al termine di quest’ultimo, ai sensi del decreto Miur 03.10.2017, n. 742 - All. B, è contenuto il riferimento alla competenza chiave “spirito di iniziativa e imprenditorialità”.
Nell’ambito della scuola secondaria di secondo grado, l’educazione all’imprenditorialità è stata introdotta, invece, in modo strutturale, attraverso il decreto Miur n. 4244 del 13.03.2018. Il decreto prevede percorsi mirati a sviluppare negli studenti attitudini, conoscenze, abilità e competenze utili all’autoimprenditorialità. I percorsi possono partire già dal biennio per poi consolidarsi negli ultimi tre anni e prevedono l’adozione di approcci di insegnamento basati sul coinvolgimento attivo degli studenti e che privilegino la dimensione della “pratica”.
A livello universitario, eccezione fatta per i percorsi di studio che per loro natura dedicano particolare spazio a materie come economia e management (per esempio, economia e commercio o ingegneria gestionale), non esistono iniziative centralizzate a supporto dell’educazione all’imprenditorialità. Tuttavia, numerosi sono gli atenei che sul territorio nazionale offrono percorsi a supporto della creazione di nuove imprese e a sostegno delle competenze dei giovani imprenditori, in particolare nell’ambito di incubatori di impresa universitari.
Apprendimento non formale e informale
Per quanto riguarda l’apprendimento non formale e informale, di particolare interesse è il progetto YES I Start Up attivato nell’ambito del programma Garanzia Giovani [cfr. § 3.9] e ideato per formare i giovani all’autoimpiego attraverso corsi gratuiti che trasmettono le competenze necessarie a costruire la propria idea imprenditoriale. Il programma offre ai partecipanti tutte le informazioni necessarie allo sviluppo di un business plan e alla predisposizione della documentazione richiesta per avviare la propria attività. Il progetto è rivolto ai NEET giovani tra i 18 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non frequentano percorsi di formazione professionale.
Supporto degli educatori nell'educazione all'imprenditorialità
La promozione di percorsi di sviluppo della competenza imprenditoriale nell’ambito dei percorsi di istruzione secondaria (decreto Miur n. 4244 del 13/03/2018, sopra menzionato) è accompagnata da strumenti utili per la loro realizzazione. In particolare, il decreto Miur propone un Sillabo – costruito con il coinvolgimento di numerosi stakeholder tra cui associazioni imprenditoriali, mondo cooperativo, imprese, associazioni professionali (e altri) – che fornisce agli insegnanti esempi di possibili metodi didattici e temi da proporre agli studenti. Questi spaziano da temi come l’analisi delle attitudini personali, alla gestione e realizzazione di idee, allo sviluppo della creatività, per citarne alcuni. Il Sillabo si basa sul modello concettuale dell’Entrepreneurship Competence Framework (ENTRECOMP) definito dalla Commissione Europea per offrire agli Stati membri un riferimento comune per lo sviluppo di iniziative a supporto della competenza imprenditoriale.
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