7.1. Contesto generale

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  1. Principali tendenze delle condizioni di salute dei giovani
  2. Concetti principali

1. Principali tendenze delle condizioni di salute dei giovani 

Le tendenze giovanili in materia di salute e benessere dei giovani, in Italia, sono esaminate principalmente attraverso le attività di ricerca HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) Italia (cfr. paragrafo 7.4.) e le indagini dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). L’Istat raccoglie e sistematizza le indagini su adolescenza e ragazzi all’interno della banca dati Giovani.Stat, suddivisa in aree tematiche tra le quali quella denominata “Stili di vita e salute”.

L’Italia partecipa allo studio HBSC dal 2001. I dati della V sorveglianza HBSC Italia, riferiti ai questionari somministrati nel 2018 a 58.976 ragazzi di 11, 13 e 15 anni, evidenziano che gli adolescenti hanno un’alta percezione della loro qualità di vita, si sentono supportati da amici e compagni di classe e hanno un buon rapporto con gli insegnanti. L’indagine, tuttavia, evidenzia che persistono alcune abitudini sbagliate e rischiose per la salute.

Tra gli argomenti indagati ci sono:

  • Fumo: il 24,8% dei ragazzi e il 31,9% delle ragazze dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi 30 giorni, evidenziando una marcata differenza di genere a 15 anni. La percentuale di ragazzi che ha fumato almeno una sigaretta nella propria vita è in leggera diminuzione rispetto al 2014, anno della precedente indagine;
  • Consumo di cannabis: il consumo di cannabis per almeno un giorno negli ultimi 30 giorni evidenzia una lieve differenza tra i ragazzi (16,2%) e le ragazze (11,4%) a 15 anni. Questa domanda non è stata posta ai ragazzi di 11 e 13 anni. La percentuale di ragazzi che ha dichiarato il consumo di cannabis almeno una volta nella propria vita è in leggero aumento rispetto al 2014;
  • Consumo di alcol: la quota di coloro che dichiara di aver consumato alcol almeno 1 giorno negli ultimi 30 giorni aumenta con il progredire dell’età sia nei ragazzi che nelle ragazze, con differenze di genere in tutte e tre le fasce di età. Tale fenomeno è in linea con il 2014;
  • Binge drinking (assunzione di 5 o più bicchieri di bevande alcoliche). Il binge drinking è un fenomeno più frequente nei ragazzi (22,8% rispetto al 17,1% delle ragazze) e aumenta con l’età. Il fenomeno del binge drinking è in aumento rispetto al 2014;
  • Ubriacatura almeno 1 volta negli ultimi 30 giorni: i dati mostrano che il fenomeno non presenta particolari differenze di % dei ragazzi) e aumenta con l’età;
  • Gioco d’azzardo almeno una volta nella vita e negli ultimi 12 mesi: la percentuale di quindicenni che ha dichiarato di aver scommesso o giocato del denaro almeno una volta è pari al 42,2% (nella vita) e al 31,4% (negli ultimi dodici mesi). Si caratterizza come un fenomeno prettamente maschile: il 62,5% dei ragazzi rispetto al 22,9% delle ragazze ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita. I risultati evidenziano un leggero aumento del fenomeno rispetto al 2014;
  • Gioco d’azzardo a rischio problematico negli ultimi 12 mesi: sono risultati giocatori a rischio o problematici (vale a dire che presentano almeno due sintomi del disturbo da gioco d’azzardo come ad esempio aver rubato soldi per scommettere) l’8,7% delle ragazze e il 19,8% dei ragazzi di 15 anni (totale 16,0%). I risultati sono in aumento rispetto al 2014;
  • Stato nutrizionale e abitudini alimentari: il 16,6% dei ragazzi della fascia d’età 11-15 anni è in sovrappeso e il 3,2% obeso; l’eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età ed è maggiore nei maschi. Risultati tendenzialmente stabili rispetto alla rilevazione 2014.

L’abitudine a non consumare la colazione è frequente negli adolescenti e la percentuale di ragazze che non consuma la colazione è maggiore rispetto a quella dei maschi in tutte e tre le età considerate. Rispetto al 2014 si evidenzia un lieve peggioramento. Solo un terzo dei ragazzi consuma frutta e verdura almeno una volta al giorno (contrariamente alle raccomandazioni) con valori maggiori nelle ragazze. Rispetto al 2014 aumenta il consumo, almeno 1 volta al giorno, di verdura ma diminuisce il consumo di frutta in tutte e tre le fasce d’età e per entrambi i generi. Pane, pasta e riso sono gli alimenti più consumati. Le bibite zuccherate/gassate sono bevute maggiormente dagli undicenni e dai maschi: tale consumo è in calo rispetto al 2014 in tutte e tre le fasce d’età considerate e in entrambi i generi;

  • Attività motoria: la maggioranza dei giovani pratica almeno 60 minuti di attività fisica dai 2 ai 4 giorni la settimana. Il 9,5% dei ragazzi della fascia 11-15 anni pratica attività motoria quotidianamente. I ragazzi sono mediamente più attivi delle ragazze.
  • Tempo speso di fronte ad uno schermo: le linee guida internazionali raccomandano di non superare 2 ore al giorno in attività dedicate a guardare lo schermo (videogiochi/computer/internet). Dai dati HBSC emerge che circa un quarto dei ragazzi supera questi tempi, con un andamento simile per entrambi i generi e valori in aumento dopo gli 11 anni (dato stabile rispetto al 2014).

Dalle indagini ISTAT del 2019-2020, alcuni dei temi indagati sono gli stessi sottoposti alla sorveglianza HBSC. I dati riportati di seguito, differenziati per area tematica, si riferiscono alle ultime rilevazioni effettuate nel 2019-2020.

Fumo: Nel 2020, i dati sui giovani che si dichiarano fumatori sono in aumento rispetto alle percentuali del 2019. I giovani tra i 14 e i 17 anni che si dichiarano fumatori sono il 6,3% rispetto al 5,9% del 2019. (Indagine ISTAT “Lifestyle and health”“Lifestyle and health”). La percentuale più alta si riscontra tra i giovani di età compresa tra i 25 e 34 anni (23,7% nel 2019 e 24,2% nel 2020), seguiti dai giovani tra i 20 e i 24 anni e da quelli tra i 18 e i 19 anni, sempre con un lieve aumento percentuale tra le due annualità. La percentuale più bassa riguarda i giovani del gruppo 14-17 anni. Nel 2020, quasi la metà dei giovani ha dichiarato di consumare fino a 5 sigarette al giorno (45,7%) mentre il 32,3% dei giovani consuma da 6 a 10 sigarette al giorno. Rispetto al 2019, il numero di giovani che consumano da 11 a 20 sigarette al giorno è aumentato dal 17,6% al 18,1% nel 2020.

Tabella 1. Percentuale di giovani che si dichiarano fumatori

Gruppo di età

14-17

18-19

20-24

25-34

2019

5,9

18,6

22,4

23,7

2020

6,3

19,5

22,9

24,2

Alcool: Nel 2020 il numero di giovani che fa utilizzo di alcolici fuori pasto è aumentato per tutte le fasce di età (ISTAT Multiscopo Survey on families “Aspects of daily life”). Dal 2019 al 2020 la percentuale di giovani appartenenti alla fascia 14-17 anni che fa uso di alcolici fuori pasto è passata dal 13,4% al 14,2%; stessa tendenza si registra per tutte le altre fasce di età, con un aumento consistente soprattutto per la fascia 18-19 anni che passa da 42,7% a 45,9% e per la fascia 20-24 anni (49,2% nel 2019 e 52,5% nel 2020).

Obesità e attività motoria: Secondo quanto riportato dall’ISTAT nell’Annuario Statistico Italiano 2020, nel 2019 le quote più alte di sportivi continuativi si riscontrano nella popolazione 6-17 anni, in particolare fra i maschi di 6-10 anni (61,9%). All’aumentare dell’età diminuisce la pratica di attività sportive. I meno assidui nella pratica sportiva sono i giovani tra i 25 e i 34 anni.”

Tabella 2. Percentuale dei giovani che praticano sport in modo continuativo

 Gruppo di età

15-17

18-19

20-24

25-34

2018

50,5

39,5

39,0

33,3

2019

52,1

40,3

41,0

33,2

 Interruzione volontaria di gravidanza: le giovani donne che hanno fatto ricorso ad interruzione volontaria di gravidanza nel 2018 (ultimo dato disponibile) sono in lieve calo rispetto al 2017 per tutti i gruppi di età ad eccezione del gruppo di età 30-34 che mostra un andamento stabile (Indagine Istat sulle interruzioni volontarie della gravidanza). 

Tabella 3. Tasso di abortività volontaria (rispetto alle donne residenti di età 15-49 anni) – valori per 1000

Gruppo di età

15-19

20-24

25-29

30-34

2017

4,05

9,24

9,96

9,83

2018

3,83

8,96

9,51

9,7

Suicidio: nel 2017, l’incidenza dei suicidi tra i giovani è stata del 13,7% sul totale delle cause di morte, (Istat - Indagine sulle cause di morte). Tra i giovani della fascia 15-34 anni (sul totale della popolazione) il dato si attesta al 14,3% nel 2017 (Istat), in lieve calo rispetto all’anno precedente in cui si attestava al 13,9% a fronte di una media UE del 27,6% (Eurostat). Un focus sulle classi d’età mostra che nel 2017 il tasso di suicidi in età giovanile risulta il più basso rispetto al resto della popolazione.

Relativamente alla salute mentale e alla diffusione dell’HIV tra i giovani, il Ministero della salute ha divulgato i seguenti dati:

  • Secondo l'ultimo Rapporto sulla salute mentale 2019, pubblicato a marzo 2021, si è registrato un aumento dei giovani che sono entrati in contatto per la prima volta con i Dipartimenti di Salute Mentale. Questo vale per entrambi i sessi e soprattutto per la fascia d’età 18-24 anni, per la quale si osservano tassi elevati (67,4 per 10.000 abitanti nei maschi; 70,9 per 10.000 abitanti nelle femmine).
  • I dati relativi al sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV (dati dell’Istituto Superiore di Sanità) riferiscono che nel 2020 in Italia sono state segnalate 1303 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari ad un’incidenza di 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza di nuove diagnosi di HIV è in continua diminuzione dal 2012. Nel 79,9% dei casi le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2020 sono di sesso maschile. L’età mediana è di 40 anni per entrambi i sessi e l’incidenza più alta si riscontra nelle fasce d’età 25-29 anni (5,5 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e 30-39 anni (5,2 nuovi casi ogni 100.000 residenti).

Tabella 4. Numero di nuove diagnosi di infezione da HIV, per classe di età e genere sul numero totale di casi (2018)

Gruppo di età

15-19

20-24

25-29

30-39

Maschi

42,3

71,8

76,3

81,0

Femmine

57,7

28,2

23,7

19,0

2. Concetti principali

Salute: l’Italia ha adottato la definizione di salute e benessere presente nella Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) secondo cui: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”. La salute è influenzata da una serie di fattori socio-economici sui quali è necessario agire attraverso strategie globali di promozione, prevenzione, trattamento e recovery in un approccio di government globale. In accordo con tale premessa l’Italia ha adottato politiche sempre più orientate a considerare il complesso degli ambiti di vita, di lavoro e di contesto sociale ed economico nei quali vive ogni persona, con riferimento specifico alle diverse fasce di età tanto che, nell’ambito dei consultori è stato istituito uno “spazio giovane”, dedicato a persone di età compresa tra i 14 e i 20 anni (cfr. paragrafo 7.7). 

Prevenzione e screening: per garantire equità nell’accesso a una diagnosi precoce, il Servizio sanitario nazionale effettua tre programmi di screening per la prevenzione dei tumori al seno, al collo dell'utero e al colon-retto.

Il PAP Test per lo screening del tumore del collo dell’utero viene offerto gratuitamente, ogni tre anni, alle giovani donne di età compresa tra i 25 e i 30 anni.

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