1.6 Politiche giovanili basate sull’evidenza empirica

In questa pagina:

  1. L’impegno politico per politiche giovanili basate sull'evidenza empirica
  2. Cooperazione tra elaborazione delle politiche e ricerca
  3. Statistiche nazionali e fonti dati disponibili
  4. Stanziamenti di bilancio a sostegno della ricerca nel settore della gioventù

 

L’impegno politico per politiche giovanili basate sull'evidenza empirica

In Italia, vi sono enti pubblici e privati che si occupano di studi o statistiche sui giovani. A livello pubblico, il Governo si avvale dei seguenti centri finanziati dallo Stato:

  • l’Osservatorio Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza è stato istituito con la legge 451/1997. Si compone di circa 50 membri, in rappresentanza delle diverse amministrazioni centrali competenti in materia di politiche per i soggetti in età evolutiva, delle Regioni e delle Autonomie locali, dell'ISTAT, delle parti sociali, delle Istituzioni e degli organismi di maggiore rilevanza del settore, nonché di 8 associazioni e 8 esperti.

Ogni due anni, l'Osservatorio redige il Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva. Ogni 5 anni redige il Rapporto delle Nazioni Unite per la Convenzione sui diritti del bambino. L'Osservatorio dispone del Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l'Infanzia e l'Adolescenza, che svolge studi e pubblicazioni, organizza seminari e corsi di formazione su temi giovanili;

  • il Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro (CNEL) è, secondo l'art. 99 della Costituzione, l'organo consultivo del Parlamento e del Il CNEL ha anche poteri di iniziativa legislativa. Gli argomenti principali delle sue ricerche e studi sui giovani riguardano welfare, occupazione, istruzione, formazione e immigrazione;

Inoltre, il Consiglio Nazionale dei Giovani può collaborare con il Governo alla raccolta di elementi di informazione utili a guidare le politiche pubbliche.

Alcune Regioni hanno istituito osservatori sulla gioventù al fine di sviluppare, monitorare e valutare le proprie politiche.

I principali sono l’Osservatorio Regionale delle Politiche Giovanili della Regione Campania e l’Osservatorio Infanzia e Adolescenza della Regione Emilia-Romagna.

Cooperazione tra elaborazione delle politiche e ricerca

A livello nazionale la cooperazione tra coloro che assumono decisioni politiche e la comunità dei ricercatori interviene anche su input specifici.

In particolare, il Consiglio Nazionale Giovani conduce numerose ricerche sui giovani, come il “Piano Nazionale Giovani 2024 - otto capitoli chiave per investire nel futuro dei giovani” o l’“Indagine sulla condizione giovanile in Italia: Giovani 2023: il Bilancio di una generazione”.

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civico Universale elabora analisi periodiche sugli inserimenti dei volontari del servizio civile, comprendendo il numero totale di collocamenti disponibili e utilizzati sia in Italia che all'estero nonché la tipologia di attività svolte. L’ultimo rapporto disponibile è di dicembre 2023 e analizza i dati relativi al periodo 2015-2022.

A livello regionale, l’Osservatorio Regionale delle Politiche Giovanili opera presso la Direzione Generale per l'istruzione, la formazione, il lavoro e le politiche giovanili della Regione Campania ed esercita, sulla base delle priorità di indirizzo politico della Regione, i seguenti compiti:

  • rilevazione, analisi dei dati relativi agli aspetti sociali, economici e storico-culturali delle realtà giovanili;
  • monitoraggio delle caratteristiche, delle aspettative e delle esigenze dei giovani campani anche in rapporto al resto del Paese;
  • informazione e comunicazione sulle tematiche inerenti le politiche giovanili;
  • creazione di una banca dati dei servizi offerti ai giovani.

Inoltre, l’Osservatorio Infanzia e Adolescenza della Regione Emilia-Romagna svolge attività di supporto ed orientamento alle azioni regionali. In particolare, l’Osservatorio elabora dati specifici su richiesta del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, di Enti locali, Province, Distretti,

Terzo settore e ricercatori, per l’orientamento della pianificazione, della programmazione e dell’elaborazione della normativa regionale, il monitoraggio e la valutazione dell’offerta dei servizi.

Statistiche nazionali e fonti dati disponibili

L'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) è l’autorità pubblica che si occupa di censimenti generali della popolazione, sondaggi a campione sulle famiglie e sondaggi economici a livello nazionale.

I dati e gli indicatori sulla gioventù, nella fascia di età da 15 a 34 anni, sono raccolti annualmente dall'ISTAT e sono disponibili on line nel “Sistema informativo #giovani”.

Le aree chiave che sono oggetto della raccolta dei dati sono le seguenti:

  • Popolazione e famiglie
  • Istruzione e formazione
  • Lavoro
  • Stili di vita e salute
  • Cultura, tempo libero e uso dei media
  • Condizioni socio-economiche
  • Partecipazione sociale e reti relazionali
  • Benessere soggettivo, sicurezza e giustizia
  • Protezione sociale.

Indicatori ad hoc di diverse fasce di età sono prodotti sui NEET e sulla disoccupazione giovanile.

Stanziamenti di bilancio a sostegno della ricerca nel settore della gioventù

 Il Governo e le Regioni finanziano i sopraccitati enti di ricerca che istituzionalmente svolgono ricerche nel settore delle politiche giovanili.

 

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