5.10 Dibattiti e riforme attuali

Prossimi sviluppi politici

Sulla base della L. 92/2019,  a partire dall’anno scolastico 2020/2021, nelle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione è stato introdotto, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica.

Al fine di preparare in modo adeguato ed efficace l’introduzione dell’educazione civica nei percorsi scolastici, come previsto dall’art. 3 della L. 92/2019, sulla scorta di un’attività di consultazione degli stakeholders, sono state predisposte le Linee guida per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione.

Sulla base delle Linee Guida, le istituzioni scolastiche elaborano specifici progetti didattici per l’offerta di un piano di insegnamento trasversale di almeno 33 ore annue, da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio. I progetti didattici devono rispondere all’obiettivo di sviluppare negli studenti la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea per accrescere, in particolare, la condivisione e la promozione dei principi di legalità e solidarietà, la cittadinanza attiva e digitale, nonché le questioni legate allo sviluppo sostenibile, all’educazione ambientale, alla conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio (Cfr. https://www.istruzione.it/educazione_civica/).

Nel 2020 è stato inoltre avviato un processo di consultazione tra l’allora Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport (supportato dal Dipartimento per le Politiche giovanili) e il Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG) mirato a potenziare la partecipazione del CNG alla definizione delle politiche che hanno impatto sui giovani ed il relativo meccanismo formale di consultazione (Cfr. 5.4).

Al fine di dare seguito alle proposte avanzate dal CNG, si sono prese a riferimento le legislazioni esistenti in altri Paesi europei nell’ottica di adattare alla realtà italiana, le buone pratiche esistenti.

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale si avvale del supporto bilaterale di selezionati Stati membri e del parere scientifico di un accademico esperto di politiche giovanili.

Un dibattito importante da evidenziare è quello relativo alle proteste dei giovani in relazione all'atteggiamento generale nei loro confronti durante la pandemia e oltre, con questioni legate al cambiamento climatico, alla salute mentale e all'educazione.

Particolare attenzione merita il movimento giovanile dei "Fridays for Future", per l'azione sul clima, molto attivo in Italia, ma anche quelli legati alla sicurezza del lavoro e alle misure educative, come le proteste verso l'Alternanza Scuola Lavoro, soprattutto in seguito alla tragica morte di uno studente di 18 anni che ha dato il via a una vasta serie di iniziative che hanno dato voce alle proteste giovanili anche in relazione alla decisione di sospendere il supporto psicologico gratuito o alla generale lamentela sulla gestione della formazione online durante la pandemia.

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