3.2 Amministrazione e governance
In questa pagina
Il sistema a livello nazionale
I principali attori del sistema sono:
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) progetta, realizza e coordina interventi di politica del lavoro e sviluppo dell'occupazione, di tutela del lavoro e adeguatezza del sistema previdenziale, di politiche sociali, con particolare riferimento alla prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e disagio delle persone e delle famiglie. Le funzioni del Ministero comprendono anche compiti di coordinamento in materia di istruzione e formazione professionale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) si occupa dell’organizzazione e della gestione delle funzioni spettanti allo Stato in materia di industria, artigianato, energia e commercio. I principali settori di interesse fanno capo al settore secondario e sono raggruppabili in tre aree tematiche: sviluppo del sistema produttivo, commercio estero e internazionalizzazione del sistema economico, comunicazione e tecnologie dell’informazione. Il MISE interviene nella definizione delle politiche industriali, così come nella regolazione delle misure di sostegno alla Piccola e Media Impresa.
L'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). L’Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è vigilata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Compito di ANPAL è quello di coordinare le politiche del lavoro per le persone in cerca di occupazione e la ricollocazione dei disoccupati. Per questo mette in campo strumenti e metodologie a supporto degli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro. Inoltre ANPAL svolge analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche attive e dei servizi per il lavoro, anche al fine di proporre le opportune modifiche dei target e degli indicatori di risultato fissati dal Ministero del Lavoro.
L'Agenzia coordina la Rete nazionale dei servizi per il lavoro, che promuove i diritti al lavoro, alla formazione e all'elevazione professionale.
ANPAL è responsabile del sistema informativo per la gestione del mercato del lavoro, dove confluiscono le informazioni su chi cerca lavoro, utili all'inserimento professionale. Inoltre, l'Agenzia gestisce l’Albo nazionale dei soggetti accreditati alle politiche attive del lavoro, l’Albo nazionale degli enti di formazione accreditati dalle Regioni e Province autonome, il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione e attività e programmi europei per la formazione e l'occupazione.
Lo svolgimento dell'attività ispettiva in materia di lavoro è a carico dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), istituito dal D.lgs. 149/2015. Le attività di ANPAL e INL sono poste sotto la vigilanza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che monitorano periodicamente gli obiettivi e la corretta gestione delle risorse finanziarie.
L’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) è un ente pubblico di ricerca che svolge analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro, delle politiche dell’istruzione e della formazione, delle politiche sociali e di tutte le politiche pubbliche che hanno effetti sul mercato del lavoro.
INAPP collabora con le istituzioni europee e fa parte del Sistema statistico nazionale (SISTAN). L’Istituto fornisce assistenza metodologica e scientifica per le azioni di sistema del Fondo Sociale Europeo ed è Agenzia nazionale del programma comunitario Erasmus+ per l’ambito “Istruzione e formazione professionale”. Inoltre, INAPP rappresenta l’Italia nel consorzio europeo ERIC-ESS, che conduce l’indagine European Social Survey.
Il sistema a livello locale
In base all’articolo 117 della Costituzione Italiana le Regioni italiane hanno competenza concorrente con lo Stato in materia di “previdenza complementare e integrativa”, di “professioni” e di “tutela e sicurezza del lavoro”, e competenza piena-residuale in materia di “formazione professionale”. Il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) è uno dei canali per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione stabiliti dalla legge.
La riforma della scuola superiore (L. 107/2015) [cfr. § 6] ha integrato il sistema di IeFP regionale nell'ambito del secondo ciclo di istruzione, riconoscendo validità a livello nazionale per i titoli rilasciati in ragione della loro compatibilità con i Repertori delle figure professionali e degli standard di competenze concordati a livello nazionale tra le Regioni e lo Stato.
L’organizzazione delle politiche attive del lavoro
Come previsto dai più recenti processi di riforma, il Ministero del Lavoro è deputato a fissare e verificare il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) delle Politiche attive per il lavoro da garantire su tutto il territorio nazionale.
Inoltre, come definito dal decreto legislativo 150/2015, art. 2 comma 1, il Ministero indica le linee di indirizzo triennali e gli obiettivi annuali dell’azione in materia di Politiche attive per il lavoro, con particolare riguardo alla “riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro”, individuando gli indicatori di risultato (sia in termini di quote minime da garantire che di tempistica delle azioni) sulla base dei quali misurare le prestazioni degli operatori della Rete nazionale dei servizi per il lavoro.
In questo contesto, ANPAL svolge funzioni di «coordinamento della gestione» di politiche affidate ad altri soggetti delle Rete. All’Agenzia è affidata la realizzazione (in cooperazione con Ministero del lavoro, Regioni, Inps e INAPP) del «Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro» (SIUL), composto da un nodo di coordinamento nazionale e da nodi regionali, nonché dal «portale unico per la registrazione alla Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro», attraverso cui i cittadini accedono alla stessa Rete.
Per quanto riguarda il ruolo delle Regioni, queste hanno funzioni e compiti relativi al collocamento (come il collocamento di alcune categorie di lavoratori, o le iniziative per l’aumento dell’occupazione e la facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro) e in materia di politica attiva del lavoro, con particolare riferimento alle attività di programmazione e coordinamento dei servizi erogati.
Il D.lgs. 150/2015 prevede la stipula tra Ministero e singole Regioni di una convenzione finalizzata a regolare i relativi rapporti e obblighi in relazione alla gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro nel territorio. In tal modo si propone una rete a geometria variabile, differenziata a seconda dei contesti regionali.
Alle Regioni spetta dunque il compito di erogare i Servizi al lavoro. In particolare si stabilisce che questi servizi siano erogati in house tramite i propri Centri per l’impiego, o ricorrendo al mercato degli operatori privati per un ampio spettro di queste attività, creando attraverso lo strumento dell’accreditamento regionale un sistema di servizi basato sulla partnership pubblico-privato.
L'istituzione della GOL (Garanzia dell’Occupabilità dei lavoratori ) del PNRR è nata proprio dalla collaborazione tra Governo e Regioni, con un finanziamento di 4,4 miliardi.
Allegati