5.5 Strategia nazionale per aumentare la partecipazione dei giovani
In questa pagina
- Esistenza di una strategia nazionale per aumentare la partecipazione politica e della società civile dei giovani
- Ambito e contenuti
- Autorità responsabile per l'attuazione della strategia
- Revisioni / Aggiornamenti
Esistenza di una strategia nazionale per aumentare la partecipazione politica e della società civile dei giovani
Come testimoniato dall’approvazione della L. 145/2018, il Governo Conte ha puntato sulla costituzione di uno specifico organismo di rappresentanza dei giovani (il Consiglio Nazionale dei Giovani), per assicurare e incrementare la loro partecipazione alla vita civile e politica. La norma di legge istitutiva del Consiglio rappresenta, quindi, uno strumento strategico il cui obiettivo principale – oltre ad assicurare la rappresentanza dei giovani – è diffondere e incrementare la partecipazione giovanile.
La strategia sul tema della partecipazione è inoltre disegnata, così come per tutte le politiche a favore dei giovani su cui vi è una competenza concorrente tra Stato e le Regioni, attraverso l’Intesa tra le due parti e gli altri attori territoriali (ANCI e UPI). L’Intesa rappresenta una forma di dialogo istituzionale tra il Governo e le autonomie locali nel quale sono definite le risorse finanziarie, gli obiettivi e le priorità di intervento in materia di politiche giovanili.
Ogni anno, in sede di “Conferenza unificata”, il Governo, le Regioni e le Province autonome, sottoscrivendo un accordo formale, stabiliscono la cornice di riferimento per gli obiettivi da raggiungere e i progetti da sviluppare dedicati ai giovani, tra cui le attività di promozione della loro partecipazione alla vita politica e sociale. La coerenza dei contenuti delle intese (obiettivi, risorse economiche e priorità d’intervento) che si sono susseguite nell’arco degli ultimi 6 anni, definiscono con chiarezza il disegno strategico adottato dalle istituzioni italiane in tema di politiche giovanili.
Nell’Intesa del 13 febbraio 2019 (CU-14/2019) una delle priorità concordate è stata “la promozione della partecipazione inclusiva alla via sociale e politica, anche al fine di consentire ai giovani di concorrere al processo decisionale e poter orientare le politiche rivolte ai target di riferimento”.
A seguito dell’Intesa, il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale (DPGSCU) ha sottoscritto Accordi di collaborazione con ogni singola Regione, con i quali sono stati disciplinati gli obiettivi da realizzare, in conformità con l’Intesa, le modalità di monitoraggio degli interventi proposti dalle amministrazioni territoriali e il trasferimento delle risorse dal Fondo nazionale per le politiche giovanili. L’Accordo di collaborazione contiene il progetto regionale, il quale può avere anche una durata biennale, nel quale sono riportati anche gli indicatori di realizzazione e/o di impatto.
Il 29 gennaio 2020, il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali hanno firmato l’Intesa sulla ripartizione del “Fondo nazionale per le politiche giovanili” relativa all’anno 2020.
In riferimento alla quota destinata alle Regioni e alle Province autonome, la nuova intesa fissa le seguenti priorità:
- la partecipazione inclusiva dei giovani alla vita sociale politica dei territori al fine, tra l’altro, di consentire loro di concorrere al processo decisionale e di poter orientare le politiche rivolte al target di riferimento;
- progetti che vadano incontro alle aspettative di autonomia e realizzazione dei giovani che promuovano la partecipazione attiva e diretta ad attività culturali e sportive, anche mediante l’utilizzo della Carta Giovani nazionale;
- attività di orientamento e disseminazione di buone pratiche, finalizzate alla prevenzione del disagio giovanile nelle sue varie dorme e con particolare riferimento alla prevenzione del fenomeno delle nuove dipendenze che riguardano le giovani generazioni.
Le Regioni sono attori fondamentali nella promozione della partecipazione attiva dei giovani attraverso i dispositivi previsti dalle diverse Leggi regionali. Anche molti comuni hanno sviluppato progetti locali (ad esempio i Consigli comunali dei ragazzi) per coinvolgere sempre più giovani nella vita pubblica delle città.
Le associazioni giovanili sono un altro importante strumento di espressione ed esercizio della partecipazione giovanile, spesso coinvolte dalle amministrazioni pubbliche, regionali e comunali, attraverso i bandi di selezione per lo sviluppo idee progettuali (Cfr. 4.4).
Nella collaborazione istituzionale tra Stato e autonomie locali vengono sviluppati numerosi interventi territoriali, definiti e sviluppati con il coinvolgimento delle associazioni giovanili e di soggetti del Terzo settore.
I contenuti di questi interventi localizzati in tema di partecipazione variano in relazione alle esigenze delle comunità locali e possono essere suddivisi nei seguenti macro ambiti:
- conoscenza del funzionamento delle istituzioni statali e regionali, dei loro processi partecipativi e dei relativi organi;
- promozione dei valori e delle attitudini per diventare cittadini responsabili;
- sviluppo della capacità di lettura critica dei contesti di vita e delle proposte offerte dai mass media e dai social media;
- promozione della partecipazione attiva nelle comunità scolastiche e locali;
- sviluppo delle relazioni che rinforzino la dimensione della fiducia, del senso di appartenenza e del senso di comunità;
- promozione della rappresentanza e della cittadinanza attiva, sperimentando nuove forme e occasioni di partecipazione;
- promozione di occasioni per favorire la coprogettazione tra attori diversi, rendendo i giovani protagonisti anche nella fase di ideazione del progetto.
Autorità responsabile per l'attuazione della strategia
L’autorità responsabile del raccordo delle politiche per i giovani è il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale (DPGSCU).
Come descritto in precedenza, la strategia nazionale è disegnata dall’Intesa tra Stato, Regioni e autonomie locali, la quale viene sottoscritta ogni anno in sede di Conferenza unificata ed è finalizzata al raggiungimento di una volontà comune del Governo e delle Regioni.
Attraverso l’Intesa vengono aggiornati gli obiettivi e ridefinite le priorità di intervento, anche in base alle risorse finanziarie disponibili nell’anno di riferimento sul Fondo nazionale per le politiche giovanili.
Tale sistema, fondato sul dialogo istituzionale tra Governo ed autonomie territoriali, assicura una notevole flessibilità nella ridefinizione della strategia complessiva, anche in tema di partecipazione giovanile, e permette all’Autorità responsabile per l’attuazione della strategia di adattare scelte ed investimenti in virtù delle priorità che possono determinarsi in seguito a crisi economiche o emergenze sociali.
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