4.8 Dibattiti e riforme attuali
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Le misure di contrasto all'emergenza sanitaria da COVID-19, fra le quali la completa interruzione delle attività produttive, hanno prodotto nell'immediato una forte domanda di protezione sociale. Per sostenere le fasce di popolazione più svantaggiate, con l'art. 82 del decreto Rilancio (decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020) è stato pertanto istituito il Reddito di emergenza (REM), un sostegno straordinario, della durata di due mesi, rivolto ai nuclei familiari in condizione di necessità economica a causa dell'emergenza, che non hanno avuto accesso ai sostegni a tal fine previsti dal Decreto Cura Italia (decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020) per talune categorie di lavoratori. La domanda deve essere inoltrata entro il 31 luglio 2020.
Inoltre, la crisi sanitaria ha messo ancor più in evidenza le criticità nella composizione della spesa assistenziale, molto sbilanciata in Italia a favore delle prestazioni sociali in denaro a danno di quelle erogate tramite servizi ed interventi. Per questo sono state incrementate le risorse dei Fondi sociali finalizzate al rafforzamento di interventi territoriali innovativi, in grado di favorire il sostegno della natalità e della famiglia, nei segmenti della non autosufficienza e della disabilità
Il D. Lgs 96/2019 ha modificato il D. Lgs. 66/2017 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilita” (CFR. par. 4.6) introducendo importanti novità:
- l’assegnazione delle ore di sostegno verrà decisa d’intesa con le famiglie;
- sussidi, strumenti e metodologie di studio non saranno più elaborati in modo “standard”, in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente;
- la composizione delle commissioni mediche viene variata in riferimento alle diverse funzioni che essa presidia;
- vengono introdotti nuovi gruppi per l’inclusione, come il Gruppo di lavoro Operativo per l’Inclusione (GLIR) e Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT).
Considerato che il D. Lgs 96/2019 è entrato in vigore in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico 2019-20, le nuove misure saranno implementate nel corso dell’anno scolastico 2020-21 una volta adottati, in sede di Conferenza unificata tra Stato, Regioni e Autonomie locali, gli accordi attuativi necessari alla definizione, tra gli altri, dell'accessibilità e della fruibilità' fisica, senso percettiva e comunicativa degli spazi e degli strumenti delle istituzioni scolastiche.
Ad oltre un anno dall’avvio del Reddito di Cittadinanza, il dibattito sulle eventuali correzioni da apportare alla misura si è fatto abbastanza denso. In particolare, si riportano qui due aspetti che vengono evidenziati come meritevoli di revisione: da un lato i requisiti stringenti in termini di durata e continuità della residenza, che hanno portato ad una forte selettività rispetto all’accesso alla misura da parte di cittadini stranieri; dall’altra i coefficienti legati alla composizione familiare, che svantaggiano le famiglie con minori rispetto alle scale di equivalenza ordinariamente adottate. Sono state condotte diverse attività di ricerca e monitoraggio, in particolare il monitoraggio da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali o dell'ANPAL.
Tali valutazioni hanno portato ad alcuni cambiamenti nelle iniziative, come l'abolizione dei cosiddetti "Navigators" per sostenere l'accesso delle persone al lavoro. Questa misura ha incontrato molte polemiche soprattutto da parte dell'Associazione Nazionale dei Navigatori, ma sembra che il loro ruolo sarà assorbito dai Centri per l'Impiego, grazie alla loro riforma, inclusa nel PNRR e alla quale sono stati concessi circa 600 milioni.”
A partire da ottobre 2022, con le nuove elezioni governative, l'intero istituto del Reddito di cittadinanza sarà probabilmente riformato, puntando alla sua eliminazione nei prossimi anni.
Secondo alcune statistiche, tale decisione interesserà il 38% delle famiglie che attualmente percepiscono il reddito già entro agosto 2023, causando gli effetti peggiori per gli stranieri e più genericamente per le famiglie più povere, soprattutto al Sud. Considerando gli effetti già devastanti dell'inflazione e della guerra in Ucraina sull'economia globale, molti analisti considerano tale decisione come potenzialmente disastrosa per migliaia di persone, aumentando la percentuale di famiglie e individui in povertà assoluta e relativa.
Va infine evidenziata, anche per il possibile impatto sul futuro (ri)disegno delle policies, la recente istituzione (dicembre 2019) dell’Alleanza per l’infanzia, una rete nazionale di organizzazioni e associazioni impegnate a diverso titolo, nell’ambito del proprio mandato, nella promozione e tutela dei diritti dei bambini e ragazzi e dei loro genitori, che condividono la responsabilità e l’urgenza sia di sensibilizzare e fare pressione sulla politica, perché operi le riforme e le iniziative necessarie, sia di sollecitare e sostenere le imprese e le comunità locali, perché costruiscano ambienti più favorevoli ai bambini/e, ai ragazzi/e e ai loro genitori.
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