2.7 Inclusione sociale attraverso il volontariato
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L’emarginazione, gli ambienti socioeconomici difficili, la povertà educativa, i contesti familiari fragili e la disabilità sono barriere invisibili per la partecipazione dei giovani, che rischia di diventare un privilegio per pochi, riproducendo le disuguaglianze esistenti e le differenze di opportunità.
A tal proposito, promuovere buone pratiche di volontariato e cittadinanza attiva aiuta a contrastare il disagio e l’esclusione tra i giovani con minori opportunità.
Per consentire ad ogni giovane di partecipare alle attività di volontariato, il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale fornisce agli operatori volontari che partecipano ai progetti del Servizio civile universale un’indennità mensile (Cfr. 2.4 – Sostegno ai giovani volontari).
Tra i progetti del Servizio civile universale, alcuni includono la misura “minori opportunità”. Questa misura riserva alcuni posti a giovani con difficoltà economiche, scarsa scolarizzazione, disabilità, fragilità personali e sociali temporanee o giovani care leavers. È un’opportunità importante che contribuisce a rendere il Servizio civile universale veramente universale: un’esperienza inclusiva aperta a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni, compresi quelli provenienti dalle categorie più svantaggiate. L’applicazione ai posti riservati ai giovani con minori opportunità comprende, oltre ai requisiti standard, un’autocertificazione, redatta ai sensi degli articoli 46 e 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000, comprovante l’appartenenza del giovane a una delle categorie di cui sopra, che deve essere presentata al momento della domanda.
Inoltre, l’Art. 12 del Decreto Legislativo 40/2017 prevede l’erogazione di contributi finanziari agli enti che attuano progetti di servizio civile in Italia a parziale copertura delle spese sostenute, inter alia, per le attività connesse all’impiego di giovani con minori opportunità.
Attraverso il Servizio civile universale, gli operatori volontari partecipano allo sviluppo e al rafforzamento della coesione sociale e dell’inclusione nelle comunità in cui svolgono le loro attività. I progetti relativi al Servizio civile universale (Cfr. 2.4) comprendono attività nei settori dell’assistenza, della protezione civile, della promozione della pace tra i popoli, della non violenza e della difesa non armata, della promozione e protezione dei diritti umani e della cooperazione allo sviluppo, promuovendo in tal modo la coesione sociale e l’inclusione.
Lo sviluppo e il rafforzamento della coesione sociale e dell’inclusione è una caratteristica fondamentale anche dei Corpi Civili di Pace, in quanto le loro attività sono volte, tra l’altro, a sostenere la società civile locale e le attività umanitarie e a sostenere la popolazione civile.
Inoltre, l’Italia promuove la partecipazione dei giovani ai programmi europei di volontariato esistenti, come il Corpo Europeo di Solidarietà.
Come detto in precedenza, sia il Servizio civile universale che i Corpi Civili di Pace comprendono attività volte a contribuire ad affrontare le sfide sociali.
Inoltre, ogni attività di pianificazione e programmazione del Servizio civile universale comprende un’analisi del contesto, come richiesto dall’Art. 4, comma 2, del Decreto Legislativo 40/2017. Il piano triennale 2023-2025 tiene conto del contesto nazionale e internazionale in cui si svolgono le attività di volontariato, considerando le esigenze e le sfide sociali da affrontare.
Per quanto riguarda i programmi europei di volontariato, il Corpo Europeo di Solidarietà promuove l’inclusione, le pari opportunità e l’accesso. Le attività individuali di volontariato e dei gruppi di volontari contribuiscono in modo significativo all’inclusione dei giovani con minori opportunità. Le organizzazioni di invio e di accoglienza sono responsabili della progettazione di attività accessibili e inclusive, tenendo conto delle opinioni e delle esigenze dei partecipanti con minori opportunità. Per sostenere al meglio l’inclusione dei giovani con minori opportunità, sono disponibili ulteriori misure finanziarie di sostegno, che consentono alle organizzazioni di accogliere e soddisfare le esigenze dei giovani con minori opportunità.
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