Storia

Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Universale

1972 1989 1998 2000 2001 2002 2004 2005 2006 2007
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
2021 2022 2023              

 

1972 Nasce il diritto all’obiezione di coscienza - Sotto la spinta delle azioni di protesta condotte dalle organizzazioni non violente e del crescente interesse dei cittadini nei confronti dell’obiezione di coscienza, nel 1972 il Parlamento approva la  legge n. 772 "Norme per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza", che sancisce il diritto all’obiezione per motivi morali, religiosi e filosofici ed istituisce il servizio civile, sostitutivo del servizio militare e quindi obbligatorio.

1989 Pari durata per il servizio civile e militare – La Sentenza della Corte Costituzionale n°470 parifica la durata dei due servizi, militare e civile, incrementando la domanda di adesione al servizio civile obbligatorio da parte di associazioni locali del terzo settore, comuni, università, unità sanitarie locali. 

1998 Nasce l’Ufficio nazionale per il servizio civile - La legge 8 luglio n. 230 "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza" abroga la legge n. 772 del 1972 e riconosce l'obiezione di coscienza quale diritto del cittadino, istituisce la Consulta nazionale per il servizio civile, organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto per l’Ufficio nazionale del servizio civile, ed il Fondo nazionale per il servizio civile, quantificato annualmente dalla legge di bilancio dello Stato, ove confluiscono le risorse gestite fino ad allora dal Ministero della difesa e nel quale possono essere versate donazioni pubbliche e private a scopo finalizzato.
La gestione del servizio civile cessa di essere competenza del Ministero della difesa, ed è affidata alla Presidenza del Consiglio dei ministri –  Ufficio nazionale per il servizio civile (UNSC).

2000 Istituzione del servizio militare professionale – La legge 14 novembre 200, n.331 "Norme per l’istituzione del servizio militare professionale" fissa al 1°gennaio 2007 la data di sospensione della leva obbligatoria che è successivamente anticipata al 1° gennaio 2005 (legge 23 agosto 2004, n. 226). 

2001 Il Servizio civile nazionale - E’ approvata la legge 6 marzo 2001, n.64 che istituisce il servizio civile nazionale (SCN), un servizio volontario destinato ai giovani dai 18 ai 26 anni (poi innalzati a 28 anni dal d.lgs. n. 77/2002, articolo 3, comma 1), aperto anche alle donne, che intendono effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l’esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale. 
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2002 Nuove modalità organizzative e operative del servizio civile nazionale – Con il decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77, "Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell’articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64" sono stabilite le modalità organizzative ed operative del servizio civile nazionale.

2004 Istituzione del Comitato DCNAN – È istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con il DPCM del 18 febbraio il Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta con il fine di individuare indirizzi e strategie di cui l’UNSC possa tenere conto nella predisposizione di forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta.
Viene inoltre, promulgata la  legge 23 agosto 2004 n. 226 che anticipa al 1° gennaio 2005 la sospensione della leva obbligatoria.

2005 Sospeso il servizio di leva –  Il 1° gennaio 2005 è sospeso il servizio di leva, cessa così il servizio civile sostitutivo della leva obbligatoria (legge n. 230 del 1998) e resta solo il servizio civile nazionale disciplinato dalla legge n. 64/2001.
Inizia la nuova era del servizio civile nazionale (SCN).

2006 Un anno che segna la storia del SCN - Il 1° gennaio entrano in vigore le disposizioni del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 relative al trasferimento delle competenze gestionali del SCN alle Regioni e Province autonome che sono tenute ad istituire l’albo regionale degli Enti SCN appartenenti al proprio territorio e alla soppressione di tutte le sedi periferiche dell’UNSC con la contestuale costituzione del servizio civile nazionale in ogni capoluogo di Regione e Provincia autonoma.
Nello stesso anno nasce la Rappresentanza dei volontari di SCN, che sostituisce quella degli obiettori di coscienza presenti in seno alla Consulta. Il regolamento prevede: l’elettorato attivo e passivo; l’elezione di quattro rappresentanti nazionali, uno per ciascuna delle macroaree (Nord, Centro, Sud ed Estero); la figura dei rappresentanti regionali e quella dei delegati regionali.
L’anno 2006 si chiude con la "Giornata nazionale del servizio civile", per celebrare la promulgazione della prima legge in materia di obiezione di coscienza e la nascita del Servizio civile sostitutivo alla leva obbligatoria. L’evento si tiene a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

2007 Disciplina dello status di obiettore – Con la legge 2 agosto 2007, n. 130, "Modifiche alla legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di obiezione di coscienza" agli obiettori è concesso di rinunciare al proprio status e quindi di accedere alle attività che gli erano state fino ad allora precluse, ossia di partecipare a concorsi per qualsiasi impiego che comporti l’uso delle armi e comunque partecipare a qualsiasi procedura per l’arruolamento nelle Forze armate e nelle Forze di polizia a ordinamento militare o per l’assunzione nelle Forze di polizia a ordinamento civile. La norma, in seguito all’abrogazione della legge n. 130/2007, è ora contenuta nel Codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, art. 636).

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2011 A dieci anni dalla legge - Primo decennale di approvazione della legge istitutiva del servizio civile nazionale su base esclusivamente volontaria (legge n.64/2001).
Si celebra l’”Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”  proclamato dal Consiglio dell’Unione Europea.

2012 L’UNSC integrato nel Dipartimento della gioventù – Con l’emanazione del DPCM 21 giugno 2012 che modifica il DPCM del 1 marzo 2011 viene istituito il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, integrando  nella medesima struttura le funzioni proprie dell’ex Ufficio nazionale per il servizio civile e dell’ex Dipartimento della gioventù.

2013 I Corpi civili di pace - La legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014), all’articolo 1, comma 253, prevede l’istituzione in via sperimentale di un contingente di Corpi civili di pace (CCP). Tale disposizione è volta a dare ulteriore attuazione ai principi ispiratori del servizio civile nazionale. Il contingente sarà impegnato in azioni di pace non governative in aree a rischio di conflitto – ovvero già in conflitto – o nelle aree di emergenza ambientale.
L’iniziativa legislativa è molto significativa in quanto apre la strada a interventi civili non violenti nelle aree di conflitto e alla possibilità di prevedere ulteriori strumenti ordinari, per la gestione delle relazioni internazionali, alternativi alla guerra.

2014 Al via il Disegno di legge delega - Il 10 luglio 2014, il Consiglio dei ministri approva il disegno di legge "Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale", presentato alla Camera dei deputati il 22 agosto 2014.
L’articolo 1 prevede, tra l’altro, la delega al Governo per la revisione dell’attuale disciplina in materia di servizio civile nazionale con l’istituzione di un servizio civile universale, finalizzato alla difesa non armata della Patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica.
Tra i principi e criteri direttivi individuati nella riforma si segnala, anzitutto, la previsione di un meccanismo di programmazione almeno triennale dei contingenti di giovani che possono essere ammessi al servizio civile universale e di procedure di selezione ed avvio dei giovani improntate a principi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione.

2015 L’apertura ai ragazzi stranieri – La Corte costituzionale con la sentenza n. 119 dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 (Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell’articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64), nella parte in cui prevede il requisito della cittadinanza italiana ai fini dell’ammissione allo svolgimento del servizio civile. Di conseguenza, in via amministrativa, il Dipartimento per la gioventù e il servizio civile nazionale nella predisposizione dei bandi disapplica la norma che è in contrasto con la normativa europea. Il principio verrà poi normativamente sancito con la riforma. 
Nello stesso anno, con decreto ministeriale, viene stabilita l’organizzazione del contingente dei Corpi civili di pace ai sensi della L. 147/2013.

2016 Il Parlamento approva la legge delega - Viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 141 del 18 giugno 2016 la legge 6 giugno 2016, n. 106 "Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale". Il provvedimento entrerà in vigore il successivo 3 luglio.
La legge delega definisce i principi fondamentali attorno ai quali dovranno articolarsi i decreti legislativi delegati e sancisce, tra le altre cose, l’accesso al servizio civile anche degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, ampliando quanto previsto dalla sentenza della Corte costituzionale che faceva riferimento ai residenti.

2017 Il Servizio civile universale - E’ l’anno della riforma del Servizio civile che diventa, da nazionale, universale, con l’emanazione del Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40 "Istituzione e disciplina del Servizio civile universale, a norma dell’articolo 8 della legge 6 giugno 2016, n. 106". Il provvedimento entra in vigore il 18 aprile e rappresenta la tappa fondamentale dell’importante percorso di riforma.

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2018 Sperimentazione per l’attuazione delle misure aggiuntive - Con l’emanazione dell’avviso presentazione progetti e del bando per la selezione dei volontari per l’anno 2018, si attua la sperimentazione per l’attuazione delle nuove misure introdotte dal decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40. Sono 1.236 i volontari avviati in servizio in 151 progetti "sperimentali", da realizzarsi in Italia e all’estero, che prevedano "misure aggiuntive", cioè favorire la partecipazione ai progetti di giovani con minori opportunità, limitatamente ai progetti da realizzarsi in Italia, nella possibilità di svolgere un periodo di servizio, della durata massima di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea o, in alternativa, di usufruire, per lo stesso periodo, di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.

2019 Piano triennale 2020-2022 per la programmazione del servizio civile universale e Piano annuale 2020 - Il 4 novembre 2019 il Ministro Vincenzo Spadafora, firma il decreto di approvazione del primo Piano triennale 2020-2022 e del primo Piano annuale 2020 per la programmazione del servizio civile universale.
Il percorso per la stesura dei Piani, con il coinvolgimento e il raccordo di tutti gli attori del sistema di servizio civile, ha fondato le sue radici nelle indicazioni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile - dell’Assemblea Generale ONU, nei principi di rilevanza internazionale dettati dalla Dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea del 9 Aprile 2019, laddove si riconosce l’importanza della dimensione giovanile nell’Agenda 2030 e il ruolo chiave che i giovani possono svolgere nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ha tenuto conto, inoltre, delle linee programmatiche del Governo, della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, dei programmi strategici delle Amministrazioni centrali competenti per i settori dinteresse del servizio civile, dei Piani sviluppo e dei programmi strategici delle Regioni e delle Province autonome. 
Con la nuova programmazione del servizio civile universale gli enti, dunque, non presentano più singoli progetti ma programmi articolati in progetti, che hanno obiettivi strategici comuni, uno specifico ambito di azione entro cui operare e una coerenza complessiva delle attività, per rendere più armonici ed efficaci gli interventi. Un cambio di approccio importante, finalizzato a valorizzare il sistema del servizio civile. 

2020 L’anno del Covid-19, della nuova Consulta e della Giornata nazionale del Servizio civile universale, del Piano annuale 2021 e del bando per 56.000 operatori volontari - È lanno in cui il Paese ed il mondo intero è segnato dallemergenza epidemiologica da Covid-19. Anche il Servizio civile universale ha dovuto adattarsi ad una situazione senza precedenti. I progetti, inizialmente sospesi, sono stati poi riattivati per la quasi totalità. Il sistema reagisce e trova il modo, reinventandosi, di riportare in servizio gli operatori volontari prevedendo anche nuove ed alternative soluzioni di gestione delle attività e dei progetti come lutilizzo, laddove possibile, del "remoto" o la previsione di una rimodulazione dei progetti, od ancora della stipula di accordi di "gemellaggio" tra enti. Ma lattività del Servizio civile universale non si è mai realmente fermata: sono 3.200 i volontari che scelgono, fin dai primi giorni dellemergenza epidemiologica, di rimanere in servizio sul campo nel rispetto di tutte le misure di sicurezza previste per il contenimento della pandemia. Lo sforzo di tutto il sistema servizio civile porta ad una "normalizzazione" del numero di volontari impegnati nei progetti di servizio civile su valori pressoché coincidenti col dato di inizio. A partire dal 15 settembre la percentuale dei volontari in servizio è sempre maggiore del 99% (e con un trend crescente fino al 99,85% del 15 febbraio 2021). 
Tutto questo rappresenta la capacità del sistema di saper reinterpretare i progetti di servizio civile, rendendoli "stabili" operativamente, continuando a fornire un contributo prezioso e ineludibile nella risposta, anche nell’emergenza, in termini di strumenti e azioni volte a garantire supporto quotidiano e assistenza alle comunità.
Il 29 luglio si svolge la prima riunione di insediamento della “Consulta nazionale per il servizio civile universale” costituita con il decreto del 21 luglio 2020 del Ministro per le politiche giovanili e lo sport. Nella stessa riunione, viene eletta Presidente, per la prima volta nella storia del Servizio civile, una giovane donna, Feliciana Farnese, rappresentante nazionale degli operatori volontari.
È indetta la "Giornata nazionale del servizio civile universale", con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell11 dicembre 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2021. Ogni anno il 15 dicembre si celebrerà l’alto valore del servizio civile. L’individuazione di tale data non è casuale. Il 15 dicembre 1972 venne promulgata nel nostro Paese la prima legge sull’obiezione di coscienza (legge 15 dicembre 1972, n. 772, successivamente abrogata e sostituita dalla legge 8 luglio 1998, n. 230), che ha istituito il servizio sostitutivo civile, alternativo al servizio militare, consentendo lassolvimento degli obblighi di leva attraverso la prestazione di azioni di impegno sociale non armato, riconducibili al concetto di difesa della Patria.
Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, con delega in materia di servizio civile universale, firma il decreto di approvazione del secondo Piano annuale della programmazione triennale 2020-2022 del Servizio civile universale, il 16 dicembre.
Il Bando pubblicato il 21 dicembre prevede la selezione di 46.891 operatori volontari, integrato successivamente con ulteriori 8.902 posti, arrivando ad un totale di quasi 56.000 posti per operatori volontari.

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2021 Il Servizio civile compie 20 anni - Tanti ne sono passati da quel 6 marzo 2001 in cui, con la legge n. 64, nasce il servizio civile nazionale, poi riformato dal decreto legislativo n. 40 del 2017 (cui ha fatto seguito il decreto legislativo correttivo n. 43 del 2018) che ha istituito e disciplinato il servizio civile universale, mantenendolo ancorato alla finalità di “difesa non armata e non violenta della Patria, all’educazione alla pace tra i popoli, nonché alla promozione dei valori fondativi della Repubblica”.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – approvato con Decisione del Consiglio Economia e Finanza (ECOFIN) del 13 luglio 2021 –,nell’ambito degli investimenti per la Missione 5 (inclusione e coesione), prevede uno specifico intervento sul servizio civile universale, come strumento su cui investire per favorire, attraverso la leva della cittadinanza attiva, l’occupazione e l’attivazione civica. Inoltre, l’accordo sottoscritto il 14 dicembre, tra il Dipartimento per la trasformazione digitale e il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, dà vita al servizio civile digitale, un’altra misura del PNRR che mira a favorire iniziative che accrescano le capacità e le competenze digitali.

2022 Record di posti a bando – A distanza di 50 anni dal riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare, nel 2022 è stato raggiunto il record dei posti messi a bando per la selezione di 71.550 giovani, il numero più alto di sempre, anche grazie al finanziamento PNRR.
Sono inoltre pubblicati i primi bandi per la selezione di operatori volontari da impiegare in progetti di servizio civile digitale e servizio civile ambientale.
È stato avviato il progetto Unlocking Youth EmploymentOpportunitiesin collaborazione con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) volto a semplificare e snellire l’istituzione e il sistema SCU. Il Progetto è stato finanziato dalla DG REFORM della Commissione europea.

2023 Riserva di posti pari al 15% nei concorsi pubblici, rinnovo Consulta e altre importanti innovazioni – Con decreto del Ministro per lo sport e i giovani del 20 gennaio è stato adottato il Piano triennale 2023-2025 per la programmazione del servizio civile universale.
Con decorrenza 1° maggio è stato aggiornato a 507,30 euro l’assegno mensile per gli operatori volontari con decreto dipartimentale n. 556 del 13 giugno.
In data 30 maggio si è tenuto a Roma il primo Consiglio franco-italiano della gioventù, previsto dal Trattato del Quirinale firmato il 26 Novembre 2021 tra Italia e Francia.
La legge 21 giugno 2023 n. 74 ha stabilito la riserva del 15% dei posti disponibili nei concorsi pubblici e nelle assunzioni di personale non dirigenziale a favore degli operatori volontari che hanno completato il servizio civile universale senza demerito. Questa legge rappresenta un riconoscimento tangibile del valore e dell’esperienza acquisita dai volontari, che hanno dedicato parte della loro vita al servizio volontario, contribuendo al bene pubblico e sviluppando un crescente senso civico e appartenenza alle comunità locali. Inoltre, il servizio civile universale rientra tra le misure di supporto al lavoro per effetto della legge 3 luglio 2023, n. 85.
Con decreto ministeriale del 20 novembre viene rinnovata la composizione della Consulta nazionale del servizio civile in quanto il mandato della Consulta costituita nel 2020 era scaduto a luglio dello stesso anno. L’organizzazione e l’attività della Consulta, la nomina dei membri e la durata del loro incarico sono infatti stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità politica delegata. 
Nel quadro delle nuove sperimentazioni e per realizzare il servizio civile agricolo (SCAG), il 22 dicembre è stato firmato il protocollo tra il Ministro per lo sport e i giovani e il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Nel corso del 2023 sono stati avviati al servizio circa 50.000 operatori volontari, il numero più elevato di sempre e nel bando del 22 dicembre le posizioni di operatore volontario a bando sono oltre 52mila.

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