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Rapporti Europei e internazionali

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale rappresenta l’Italia presso l’Unione Europea e altre organizzazioni internazionali in tema di politiche per la gioventù e partecipa:

  • al Gruppo Gioventù in seno al Consiglio dell’Unione Europea e all’attuazione della Strategia europea per la gioventù 2019-2027;
  • ai Comitati Erasmus+ Youth ed European Solidarity Corps (ESC) della Commissione Europea che deliberano i rispettivi piani di lavoro annuali (cfr. capitolo dedicato);
  • al Comitato Direttivo per la Gioventù (CDEJ) e Comitato Congiunto sulla Gioventù (CMJ) del Consiglio d’Europa;
  • alla rete di Corrispondenti nazionali dell’European Knowledge Centre for Youth Policy (EKCYP) della Youth Partnership tra l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa;
  • al gruppo Friends of Youth PLUS dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

A livello bilaterale, le politiche giovanili sono oggetto di vari accordi stipulati dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) prevalentemente per favorire la mobilità giovanile. La lista dei Paesi è consultabile al capitolo 1.8 di Youth Wiki

Il Dipartimento coordina altresì progetti finanziati dal programma Erasmus+ e promossi dalla Commissione europea quali Youth Wiki, l’Enciclopedia digitale che raccoglie la normativa adottata dagli Stati membri dell’Unione Europea in materia di politiche giovanili e le attività per celebrare l’Anno Europeo dei Giovani.

Youth Wiki Europa nasce per sostenere gli Stati membri nel proprio processo legislativo ed attuativo di strategie e misure a favore dei giovani, per agevolare lo scambio di informazioni settoriali tra i decisori politici a livello europeo, nazionale e regionale, permettendo inoltre alla Commissione Europea di monitorare l’attuazione della Strategia dell’UE per la Gioventù 2019-2027. Il contenuto di Youth Wiki è infatti modellato sulle priorità politiche stabilite dalla Commissione Europea e dagli Stati membri nell’ambito della cooperazione europea. Il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università degli Studi di Salerno è responsabile per la redazione ed aggiornamento dei suoi 10 capitoli, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale.

Youth Wiki Italia è la versione italiana delle informazioni relative al nostro Paese, contenute nel sito della piattaforma europea. Nasce su iniziativa del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale per favorire la collaborazione e lo scambio di buone pratiche tra i tanti attori che promuovono e attuano misure a favore dei giovani: Ministeri, Regioni, Provincie autonome, Enti locali, attori dell’animazione socio-educativa per i giovani, associazioni giovanili e del terzo settore, mondo della ricerca. 

 

L’Anno Europeo dei Giovani 2022

L’Anno europeo dei Giovani 2022 è stato lanciato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 15 settembre 2021, ed approvato con Decisione 2021/2316 del Parlamento Europeo e del Consiglio. L’obiettivo principale è stimolare un processo di riflessione sul futuro dei giovani e sulla loro partecipazione attiva alla costruzione dell’Europa, in una prospettiva post-pandemica, attraverso conferenze, eventi, campagne di informazione, educazione e sensibilizzazione, progetti, studi e ricerche.

In Italia, l’evento lancio si è tenuto a Roma il 24 marzo 2022 ed ha visto la partecipazione del Ministro per le politiche giovanili e della Commissaria europea con delega alla gioventù. Erano inoltre presenti i 46 giovani Ambasciatori dell’Anno europeo, selezionati attraverso un bando nazionale. Tra aprile e maggio 2022, è stata realizzata una campagna informativa itinerante rivolta ai giovani che non studiano e non lavorano di età compresa tra i 14 e i 35 anni. Il NEET Working Tour è partito da Torino durante il “Forum sul presente e sul futuro dell’Educazione alla Cittadinanza e ai diritti umani in Europa con i giovani”, altra attività organizzata dal Dipartimento nell’ambito dell’Anno Europeo dei giovani e della Presidenza Italiana del Consiglio d’Europa (cfr. paragrafo dedicato alla Presidenza Italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa).

Il Dipartimento ha altresì creato un tavolo inter-istituzionale di coordinamento al fine di promuovere progetti e attività dedicate ai giovani a livello nazionale. Tutte le iniziative sono calendarizzate sul sito Giovani2030.

 

L’Unione Europea

Le politiche giovanili rappresentano un ambito di competenza nazionale, pertanto l'Unione Europea può solo svolgere un ruolo di supporto ed indirizzo all’operato degli Stati membri. Gli articoli 165 e 166 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) costituiscono la base giuridica per l'azione dell'UE nel settore della gioventù.

Il 26 novembre 2018, il Consiglio dei Ministri della Gioventù dell’UE ha approvato la Risoluzione 14080/18 sulla Strategia europea per la Gioventù 2019-2027.

La Risoluzione, elaborata dal Gruppo Gioventù, che riunisce i rappresentanti dei Ministeri della Gioventù di tutti gli Stati membri a cui partecipa il Dipartimento, intende fornire una risposta comune e coerente dell’UE alle sfide cui sono confrontati i giovani, in conformità con il principio di sussidiarietà.

Gli obiettivi generali della Strategia includono il sostegno:

  • allo sviluppo personale e la crescita verso l’autonomia;
  • alla cittadinanza attiva, solidarietà e identità europea;
  • all’occupazione, istruzione, salute e inclusione sociale;
  • all’eliminazione della povertà e di tutte le forme di discriminazione.

I principi guida sono:

  • rispetto dei diritti umani;
  • uguaglianza e non discriminazione;
  • inclusione;
  • partecipazione;
  • correlazione tra la dimensione mondiale, europea nazionale, regionale e locale;
  • integrazione delle politiche giovanili con tutti i settori strategici che hanno impatto sulla vita dei giovani.

La Strategia è suddivisa in tre ambiti centrali:  

1) Mobilizzare i giovani alla vita democratica, ovvero incoraggiare la loro partecipazione civica, economica, sociale, culturale e politica; la Strategia chiede agli Stati membri di dare voce ai giovani relativamente allo sviluppo, l’attuazione e la valutazione delle politiche che hanno un impatto sulla loro vita.  

In questo ambito si collocano il “Dialogo dell’UE con i giovani”  e gli Youth Goals (vedi sezione dedicata).

2) Collegare i giovani europei. I collegamenti, le relazioni e lo scambio di esperienze costituiscono una risorsa fondamentale per la solidarietà e il futuro sviluppo dell'Unione europea. L’UE finanzia diverse forme di mobilità: gli scambi di giovani e i progetti nell’ambito di Erasmus+ e del Corpo Europeo di Solidarietà, ricercando complementarietà e sinergie con i sistemi nazionali ovvero, nel caso dell’Italia, con il Servizio Civile Universale. In particolare, la Strategia chiede agli Stati membri di eliminare gli ostacoli alla mobilità transfrontaliera e attuare misure di sostegno a favore dei giovani con minori opportunità anche attraverso il supporto degli animatori socioeducativi (Youth Worker).  

3) “Responsabilizzare” i giovani traduce il termine inglese “empower” che include il concetto di “dare loro il potere e la capacità” di diventare autonomi superando le tante sfide che incontrano nella transizione verso l’età adulta.  A tal fine, la Strategia sottolinea il valore dell’animazione socioeducativa che, attraverso l’educazione non formale, aiuta i giovani a sviluppare le competenze per la vita (life skills) quali il pensiero critico, la capacità di risolvere problemi, il lavoro di gruppo, la leadership, le competenze interculturali.

Pertanto, la Strategia chiede agli Stati membri e alla Commissione, in collaborazione con il Consiglio d’Europa, di elaborare e attuare un’Agenda europea per l’animazione socioeducativa. Tale Agenda è stata approvata nel dicembre 2020, con la Risoluzione del Consiglio sul quadro relativo all’istituzione di un’agenda europea per l’animazione socioeducativa (2020/C 415/01). In tale ambito si colloca la terza Convention sullo Youth Work del dicembre 2020, che istituendo il Processo di Bonn ha dato inizio all’attuazione dell’Agenda europea per lo Youth Work.

L’Italia ha partecipato ai lavori della Convention attraverso la propria “comunità di pratica” composta da animatori socioeducativi, decisori politici nazionali, regionali e locali, formatori e ricercatori, selezionati dal Dipartimento in cooperazione con l’Agenzia Nazionale Giovani (ANG). Nel gennaio 2022, la ANG ha istituito un tavolo di lavoro sullo Youth Work per promuovere in Italia il riconoscimento della figura dell’animatore socioeducativo e per dar seguito a livello nazionale al Processo di Bonn. La selezione è avvenuta attraverso una manifestazione di interesse che ha ampliato la comunità di pratica.

Sempre nell’ambito del Processo di Bonn, nel 2021 la Commissione europea ha creato un Gruppo di esperti per la creazione di una piattaforma digitale europea dedicata agli animatori socioeducativi. Per parte Italiana, al gruppo partecipa l’Agenzia Nazionale per i Giovani e l’Associazione NINFEA, nata per contribuire alla  regolamentazione in Italia della figura dello Youth Worker.

 

Consiglio d’Europa

Il Consiglio d’Europa è la prima organizzazione internazionale costituita in Europa dopo la seconda guerra mondiale (5 maggio 1949). Ha sede a Strasburgo e dopo l’uscita della Federazione Russa nel marzo 2022, comprende 46 Stati membri. Fin dalla sua istituzione, ha operato per assicurare il rispetto dei diritti dell’uomo, della democrazia e dello stato di diritto.

Le politiche giovanili del Consiglio d’Europa sono elaborate dal Dipartimento della Gioventù - che fa parte della DG Democrazia - attraverso i seguenti organi statutari principali:

  • Il Comitato Direttivo Europeo per la Gioventù (CDEJ) riunisce rappresentanti dei Ministeri della Gioventù dei 49 Stati che hanno aderito alla Convenzione Culturale Europea a cui partecipa il Dipartimento. Il CDEJ promuove la cooperazione tra i Governi nel settore delle politiche giovanili e fornisce un quadro per il confronto delle discipline nazionali, lo scambio delle migliori pratiche e la stesura di testi di definizione degli standard;
  • il Consiglio Consultivo sulla Gioventù (CCJ) comprende 30 rappresentanti di organizzazioni e reti giovanili non governative;
  • Il Consiglio Congiunto sulla Gioventù (CMJ) è l'organo cogestito che riunisce il CDEJ e il CCJ.
    Il Consiglio prende le decisioni sulle priorità strategiche, i programmi e il budget per le politiche del settore giovanile. Il sistema di co-gestione del Consiglio d'Europa è un esempio di democrazia partecipativa. È un luogo di riflessione e coproduzione comune, che unisce la voce dei giovani europei e quella delle autorità pubbliche responsabili delle politiche giovanili;
  • Il Comitato di Programmazione per la Gioventù è l'organo cogestito che prende decisioni sul programma del settore della gioventù, comprese le sovvenzioni concesse dalla Fondazione europea della gioventù (EYF).

La Strategia per il settore della Gioventù 2020-2030 è stata adottata dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa il 22 gennaio 2020 con la Risoluzione CM/Res (2020)2

Le priorità strategiche per il periodo 2020-2030 sono:

  • Rivitalizzare la democrazia pluralista
  • L’accesso dei giovani ai diritti
  • Il vivere insieme in società pacifiche e inclusive
  • L’animazione socioeducativa per i giovani

Scarica la brochure illustrativa della strategia: https://rm.coe.int/a5-brochure-youth-sector-strategy-2030-italian/1680a0d1e1

Il Consiglio d’Europa ha prodotto un rilevante numero di Raccomandazioni e Risoluzioni dirette agli Stati membri sui principali temi attinenti alle politiche giovanili, quali l’animazione socioeducativa, l’educazione non formale, l’accesso ai diritti, la mobilità, la partecipazione, l’informazione, la ricerca.

I testi sono scaricabili dal sito: https://www.coe.int/en/web/youth/adopted-texts

Il Dipartimento della Gioventù del Consiglio d’Europa fornisce inoltre finanziamenti e sostegno educativo per attività volte a promuovere tra i giovani i valori dei diritti umani, la cittadinanza democratica, la mobilità e il pluralismo culturale.

Per partecipare alle attività di formazione visitare: https://www.coe.int/en/web/youth/calls-for-participants.

La Fondazione europea per la gioventù (EYF) del Consiglio d'Europa è la divisione nel Dipartimento della Gioventù che fornisce sostegno finanziario per attività promosse da associazioni giovanili europee nell’ambito della promozione dei diritti umani, quali incontri internazionali, conferenze, campagne, corsi di formazione, seminari, visite di studio. Attualmente, ha un budget annuale di circa 3,8 milioni di euro.   

Per maggiori informazioni: https://www.coe.int/en/web/european-youth-foundation

 

La Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa è l’organo decisionale a cui partecipano i Ministri degli Affari Esteri degli Stati membri. La Presenza è detenuta a turno per un periodo di 6 mesi. L’Italia ha presieduto il Comitato dal novembre 2021 al maggio 2022. Le politiche giovanili hanno rappresentato una delle quattro priorità strategiche della nostra Presidenza.

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, ha organizzato a Torino dal 11 al 13 aprile 2022 il “Forum sull’Educazione ai Diritti Umani e alla Cittadinanza Democratica in Europa con i giovani”. L’evento è stato realizzato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la collaborazione del Consiglio d’Europa, del Forum Europeo dei Giovani, del Consiglio Nazionale Giovani, di Amnesty International e della Città di Torino. Il Forum, organizzato sia in presenza che online, ha riunito circa 500 partecipanti tra esperti, autorità, reti giovanili, organizzazioni per i diritti umani e istituzioni nazionali e regionali per l’educazione formale e non formale, che hanno contribuito alla revisione quinquennale della Carta del Consiglio d’Europa sull’educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani.

Il sottotitolo del Forum “L’ARTE di imparare l’uguaglianza, la dignità, la democrazia” riflette il contributo che l’Italia ha voluto dare all’evento, dimostrando - anche attraverso rappresentazioni artistiche e teatrali - il ruolo che l’arte può avere nell’educazione ai diritti umani e nella denuncia delle sue violazioni. Infatti, l’arte è in grado di suscitare emozioni immediate e permette di superare in maniera naturale le barriere, siano esse linguistiche, culturali, sociali o economiche, promuovendo pertanto l’inclusione dei giovani con minori opportunità, compresi i disabili.

Nel corso della Presidenza Italiana, il Consiglio d’Europa ha lanciato la Campagna Democracy Here |Democracy Now. La campagna giovanile è mirata a rilanciare la democrazia e a rafforzare la fiducia reciproca tra i giovani, le istituzioni e i processi democratici. I temi prioritari sono l'accesso ai diritti umani, la partecipazione attiva dei giovani e l'impatto della digitalizzazione come fattori di democratizzazione. Il Dipartimento coordina la campagna in Italia. Ad oggi, la Fondazione Europea per la gioventù ha approvato 3 progetti presentati da associazioni giovanili Italiane: Fantapolitica, Europiamo e Associazione Culturale Raizes.

La Settimana di Azione per i Giovani, organizzata dal Consiglio d’Europa a Strasburgo dal 27 giugno al 1 luglio 2022, è stato l'evento di punta della campagna e ha celebrato il 50° anniversario del settore giovanile nel Consiglio d'Europa. Ad essa hanno partecipato 20 giovani italiani selezionati attraverso un bando europeo, di cui 10 cofinanziati dal Consiglio Nazionale dei Giovani e 10 dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale APICE.

 

La “Youth Partnership” tra l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa

Il Partenariato della gioventù tra la Commissione Europea e il Consiglio d’Europa nasce per sviluppare politiche basate sull'evidenza nel campo della gioventù, attraverso la costruzione di legami tra il mondo della ricerca e i decisori politici.

Il Partenariato ha creato:

  • Il Centro europeo per la conoscenza delle politiche giovanili (EKCYP), una banca dati on-line nata per fornire al settore della gioventù un punto di accesso a informazioni sulla situazione dei giovani in tutta Europa. L'EKCYP mira a migliorare il trasferimento di conoscenze e buone pratiche tra i settori della ricerca e delle politiche pubbliche.
  • Una Rete di Corrispondenti nazionali (EKCYP), costituita dai rappresentanti dei Ministeri della Gioventù dei 49 paesi europei che aderiscono alla Convenzione Culturale Europea del Consiglio d’Europa (CoE) a cui partecipa il Dipartimento. I Corrispondenti nazionali si incontrano tra loro e con i Ricercatori una volta l’anno.
  • Un Pool di Ricercatori europei per la Gioventù (PEYR network) di 35 membri nel settore delle politiche giovanili a livello europeo, selezionati attraverso bandi europei. Effettuano ricerca e forniscono consulenze alla Commissione europea, al Consiglio d'Europa e ad altri responsabili politici, ricercatori e operatori del settore giovanile, contribuendo così allo sviluppo di politiche giovanili basate sull’evidenza. I membri del PEYR si incontrano una volta all'anno.

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)      

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è un'organizzazione internazionale composta da 38 Paesi membri, rappresentati dai rispettivi Ambasciatori presso il Consiglio dell'OCSE.

L’obiettivo dell’OCSE è definire politiche pubbliche che promuovano prosperità, uguaglianza, opportunità e benessere per tutti. In particolare, determina standard internazionali basati su dati empirici e mirati a rispondere alle odierne sfide sociali, economiche e ambientali.  

Il Public Governance Committee dirige e supervisiona il lavoro dell’OCSE nell’ambito delle politiche giovanili. Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale partecipa agli incontri informali del gruppo Friends of Youth PLUS che riunisce i delegati del Public Governance Committee, i responsabili delle politiche giovanili e rappresentanti del terzo settore degli Stati membri per scambiare buone pratiche.

Il Dipartimento ha contribuito alla raccolta dei dati che compaiono del Rapporto “Governance per i Giovani, Fiducia e Giustizia Intergenerazionale. Adeguata per tutte le generazioni?” pubblicato dall’OCSE nel 2020.

Scarica la brochure che riassume la situazione Italiana aggiornata al 2021.

La Riunione Ministeriale del Consiglio dell’OCSE del 2022, sotto la Presidenza Italiana, ha adottato la Raccomandazione per Creare Migliori Opportunità per i Giovani. Il documento contiene raccomandazioni volte a migliorare la condizione giovanile, le competenze per accedere al mercato del lavoro, la partecipazione, l'inclusione sociale, la fiducia nelle istituzioni pubbliche, nonché a rafforzare le capacità amministrative e tecniche dei governi.

L’OECD offre inoltre supporto ai Paesi membri nell’area dell’empowerment dei giovani e della giustizia intergenerazionale.

Risorse utili nell’ambito delle politiche giovanili:

Recommendation of the Council on Creating Better Opportunities for Young People, OECD/LEGAL/0474 https://legalinstruments.oecd.org/en/instruments/OECD-LEGAL-0474.

OECD (2022) “Delivering for youth: How governments can put young people at the centre of the recovery

OECD (2021) “Youth and COVID-19: Response, Recovery and Resilience

OECD (2020), Governance for Youth, Trust and Intergenerational Justice: Fit for All Generations?, OECD Public Governance Reviews, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/c3e5cb8a-en.