Al via la fase sperimentale
I CORPI CIVILI DI PACE
E’ ormai entrata nella fase operativa la sperimentazione di un contingente di Corpi Civili di Pace, prevista dall’articolo 1, comma 253, della legge 27 dicembre 2013, n.147, da impegnare in azioni di pace non governative in aree a rischio di conflitto – ovvero già in conflitto – o in caso di emergenze ambientali. Il provvedimento ha stanziato 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 ed ha stabilito che l’organizzazione del contingente fosse disciplinata da un Decreto ministreriale.
Il decreto è stato emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in data 7 maggio 2015.
L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere in modo imparziale la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona e all’educazione alla pace fra i popoli.
La sperimentazione prevede complessivamente l’impiego di 500 giovani.
Il 25 maggio 2023 è stato pubblicato il terzo Bando per la selezione di 153 operatori volontari da impiegare nei progetti per i Corpi civili di pace da realizzarsi in Italia e all’estero.
In particolare:
- 2 progetti da realizzarsi in Italia per 14 operatori volontari;
- 26 progetti da realizzarsi all’estero per 139 operatori volontari.
Il giorno 8 marzo 2019 è stato pubblicato il secondo bando per la selezione di 130 volontari da impiegare in progetti in Italia e all'Estero.
Il 30 dicembre 2016 è stato pubblicato il primo bando per la selezione di 106 volontari da impiegare in progetti in Italia e all'Estero.
La formazione, rafforzata e specialistica, dei giovani volontari ammessi alla sperimentazione dei Corpi civili di pace è effettuata dall’ente o dall’organizzazione proponente il progetto in collaborazione o in partenariato con centri studi o di ricerca, istituti universitari o altri organismi con competenze nelle materie relative ai progetti.
Prima dell’impiego sono svolte attività di sensibilizzazione organizzate dal MAECI a cui i giovani sono tenuti a partecipare.
La tutela della sicurezza dei giovani in servizio all’estero è affidata agli enti presso i quali i giovani prestano servizio, che forniscono indicazioni in materia; indicazioni di sicurezza vengono fornite dalle rappresentanze diplomatiche o dagli uffici consolari.
E’ stato costituito un apposito Comitato, presieduto dal Capo del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, con compiti di monitoraggio e valutazione sulla sperimentazione. Il monitoraggio dei progetti dei Corpi Civili di Pace è affidata ad un soggetto terzo ed indipendente.