Regioni
In materia di politiche giovanili, le principali risorse finanziarie afferiscono al Fondo per le politiche giovanili, istituito, ai sensi dell’art. 19, comma 2, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, al fine di promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e professionale e all’inserimento nella vita sociale, anche attraverso interventi volti ad agevolare la realizzazione del diritto all’abitazione, nonché a facilitare l’accesso al credito per l’acquisto e l’utilizzo di beni e servizi.
Gli stanziamenti del Fondo sono annualmente quantificati dalla legge di bilancio, salvo eventuali variazioni disposte da successive manovre di finanza pubblica.
Le relative risorse finanziarie vengono annualmente ripartite con le Intese sancite in sede di Conferenza Unificata tra Governo ed Enti Territoriali.
Per il 2021, secondo quanto stabilito dall’Intesa rep. 45/CU del 5 maggio 2021, sancita in Conferenza Unificata, la quota del Fondo per le politiche giovanili, destinata alle Regioni e alle Province Autonome, è stata pari ad euro 9.060.604,00.
Sempre nell’anno 2021, il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, cd. decreto “Sostegni bis” ha incrementato il Fondo per le politiche giovanili allo scopo di finanziare politiche di prevenzione e contrasto ai fenomeni di disagio giovanile e comportamenti a rischio. Le correlate risorse sono state ripartite con l’Intesa rep. 104/CU del 4 agosto 2021 che ha destinato alle Regioni e alle Province Autonome ulteriori risorse finanziarie pari ad euro 9.100.000,00.
Per il 2022, con l’Intesa in Conferenza Unificata rep. 77/CU in data 11 maggio 2022, la quota del Fondo per le politiche giovanili, destinata alle Regioni e alle Province Autonome, è stata determinata in euro 21.765.116,00 ed è finalizzata a cofinanziare interventi territoriali, in materia di politiche giovanili, che siano in grado di dare risposte a livello di sistema territoriale, coinvolgendo, a vario titolo, atteso il carattere trasversale delle politiche giovanili, le tematiche della educazione, della formazione, del lavoro e dell’inclusione sociale. In particolare, gli interventi devono essere finalizzati a promuovere:
- servizi di orientamento alle competenze e al lavoro volti a favorire la transizione scuola/università/lavoro e la riduzione del numero di giovani in condizione di NEET, attraverso la costituzione di reti orizzontali e verticali fra istituzioni scolastiche e universitarie, enti di formazione professionale e organizzazioni produttive;
- progetti diretti a rafforzare le competenze dei giovani nell’ambito della trasformazione digitale ed ecologica delle imprese, anche attraverso il finanziamento di borse lavoro/tirocini concordati con le organizzazioni produttive in modo da rispondere efficacemente alle esigenze di sviluppo del territorio e a quelle delle imprese;
- iniziative volte a sviluppare la vocazione d’impresa e l’educazione alla cultura economico-finanziaria e d’impresa, anche nell’ambito della promozione culturale e della valorizzazione del territorio;
- iniziative di innovazione sociale finalizzate a prevenire e contrastare il rischio di esclusione sociale, generato e/o accentuato dalla pandemia, soprattutto degli adolescenti, anche mediante forme di voucher da destinare alle attività sportive, in forma di agevolazione per le fasce economicamente deboli;
- iniziative, in coerenza con la programmazione regionale dei fondi comunitari e nazionali, e con quella delle Autonomie locali, rivolte a sostenere il sistema integrato delle politiche giovanili, come complesso di azioni e politiche rivolte ai giovani tra i 14 e i 35 anni al fine di consentire loro la piena partecipazione e inclusione, con particolare attenzione ai giovani in condizione di svantaggio e ai giovani in condizione di NEET, alla vita politica, culturale e sociale, riconoscendone il ruolo di principali agenti nel processo di sviluppo e di cambiamento economico e sociale, anche attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo dell’animazione socioeducativa;
- la realizzazione e/o la promozione di Carte Giovani Regionali, rivolte ai giovani tra i 14 e i 17 anni, in sinergia con la Carta Giovani Nazionale (CGN) e con quelle già esistenti in alcune Regioni, che possano aderire al circuito EYCA - European Youth Card Association, dando a tutti i titolari l’accesso ad una serie di opportunità e servizi e fungendo come strumento per lo sviluppo delle politiche giovanili a livello nazionale e regionale;
- iniziative finalizzate all’accoglienza di giovani provenienti dai territori colpiti dal conflitto in Ucraina.
Il grafico seguente illustra il Riparto del Fondo per le politiche giovanili per l’anno 2022, tra interventi di rilevanza nazionale (49% del FPG) e interventi territoriali (complessivamente pari al 51%).
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