FAQ PAC 2018 Categoria Beni

Le Associazioni che hanno ricevuto un cofinanziamento nel precedente Avviso e che vogliono partecipare all’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018”, oltre a rispettare il requisito previsto dall’art. 6, comma 2, a pena di esclusione, devono proporre nuove idee progettuali non sovrapponibili ad altre già finanziate, anche con altri finanziamenti pubblici qualificabili come “aiuto”, e non devono rappresentare uno strumento per mantenere la sostenibilità del progetto precedentemente cofinanziato. Potranno essere considerate, eventualmente, le parti del bene pubblico già individuato che non siano state oggetto di iniziative progettuali e nel cui ambito si propongono nuove attività.

SI. Per gli interventi di ristrutturazione è possibile prevedere spese fino ad un massimo del 40% del cofinanziamento richiesto (art. 5, comma 2, lettera b) che andranno imputate nella Macrovoce Servizi e Forniture e che saranno valutate in rapporto alle attività progettuali da realizzare e alla congruità dei costi. Tale Macrovoce può essere considerata fino ad un massimo del 75% del cofinanziamento richiesto, quale massimale riportato all’art. 10, c. 6, lett. b) degli Avvisi.

Si, è possibile presentare una proposta progettuale nella quale il bene demaniale da valorizzare sia già nella disponibilità del soggetto proponente, purché le attività da realizzare e le eventuali opere di ristrutturazione o riqualificazione non siano state oggetto di un precedente finanziamento pubblico.

In tal caso il soggetto proponente potrà inoltrare oltre all’atto di concessione, la dichiarazione di disponibilità del bene (allegato C) in cui deve essere specificato che il bene, o la porzione di esso, oggetto della proposta progettuale presentata nell’ambito dell’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018” è diverso e distinto da quello sul quale sono state già svolte e finanziate le attività di un progetto precedente.

In caso di aggiudicazione del cofinanziamento, dovrà essere presentato dal soggetto proponente un nuovo atto di concessione rilasciato dall’ente pubblico territoriale che riporti il titolo del nuovo progetto e la porzione dell’immobile da valorizzare.

SI. L’Avviso prevede all’art. 1 la valorizzazione di beni demaniali ovvero patrimoniali, disponibili o non disponibili, di proprietà di una Pubblica Amministrazione.

NO. L’Avviso prevede esclusivamente la valorizzazione di beni demaniali ovvero patrimoniali, disponibili o non disponibili, di proprietà di una Pubblica Amministrazione (art. 1).

L’Avviso non contiene specifiche richieste a questo riguardo. Conseguentemente, la domanda può essere validamente presentata anche in assenza delle eventuali autorizzazioni necessarie alle opere di ristrutturazioni del bene. Si evidenzia in relazione a tali condizioni che il progetto deve essere, comunque, realizzabile entro i termini previsti dall’Avviso.

Occorre in ogni caso accludere alla proposta l’allegato A nell’ambito del quale il soggetto proponente dichiara di “ ... impegnarsi, per le attività per cui si richiede il cofinanziamento, ad utilizzare beni mobili ed immobili in regola con tutte le normative previste.”

L’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018” prevede che alla domanda venga accluso, pena l’esclusione, l’allegato C tramite il quale l’Ente titolare del bene attesti la volontà a rendere disponibile il bene per le attività progettuali. Successivamente in fase di firma della convenzione per i soggetti aggiudicatari dell’Avviso, dovrà essere presentato l’atto di concessione del bene pubblico sottoscritto dal responsabile amministrativo dell’ Ente titolare del bene.

Qualora un soggetto proponente dovesse aggiudicarsi un cofinanziamento nell’ambito dell’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018”, dovrà presentare prima della sottoscrizione della convenzione un atto di concessione de bene pubblico che abbia una durata pari almeno al periodo di svolgimento del progetto, comprensivo di eventuale proroga (ulteriori 6 mesi). Sarebbe opportuno però prevedere una durata anche superiore, per consentire all’Amministrazione, se ciò fosse necessario, di concedere sospensioni nel corso dello svolgimento.