Indagine sul Servizio Civile Universale: il punto di vista degli operatori volontari
Online i risultati di un’indagine che il Dipartimento ha somministrato, per la prima volta nel corso dell’anno 2023, a tutti gli operatori volontari del SCU al termine dei progetti iniziati nel 2022 e relativi al Bando 2021 - primo ciclo PNRR.
L’obiettivo è stato quello di rilevare il livello di soddisfazione degli operatori volontari nell’ambito dell’esperienza di servizio civile universale, oltre che di approfondirne scelte, motivazioni e percorsi successivi. Si tratta di un primo passo di un percorso di ascolto che riguarda i giovani, innanzitutto, ma che terrà anche conto del punto di vista degli Enti SCU, dei territori e delle comunità locali.
Dal punto di vista generale, l’83% dei giovani intervistati ha espresso un giudizio molto positivo riguardo al periodo di servizio civile trascorso. Il 95% dei rispondenti consiglierebbe il SCU agli amici.
L’indagine
Gli operatori volontari coinvolti nella rilevazione, nell’ambito del primo ciclo SCU PNRR, sono stati 47.771. L’indagine è stata avviata il 21 luglio e si è conclusa il 15 ottobre 2023.
I questionari compilati sono 14.417, con un tasso di risposta che supera il 30% della popolazione di riferimento. Ne emerge una popolazione prevalentemente di universitari: quasi il 60% degli operatori volontari che ha risposto è laureato (36,8%) o iscritto a un corso di laurea o master (circa il 49% dei diplomati, pari quasi il 22% del totale degli intervistati). Il “passaparola” è il canale di comunicazione più rilevante per conoscere il Servizio Civile Universale per il 49% degli OV. Il 25% ne viene a conoscenza tramite Internet e social.
Ma perché i giovani scelgono il servizio civile? La gran parte di loro (64%) per fare nuove esperienze e quasi la metà per finalità di tipo solidaristico (45%). A seguire, la necessità di avere un’entrata economica (33%), entrare nel mondo del lavoro (31%), orientarsi e sviluppare competenze (30%).
Sono il 58% i giovani selezionati già con esperienze di studio e di lavoro; circa la metà degli Operatori Volontari proviene da esperienze nel Terzo Settore, mentre il 46% degli Operatori Volontari ha svolto un’attività di volontariato prima di fare l’esperienza di servizio civile.
Dal punto di vista dell’esperienza progettuale, l’80% degli Operatori Volontari considera positivamente l’organizzazione e la logistica che gli Enti mettono a disposizione per consentire loro di svolgere il servizio; anche l’offerta formativa e il tutoraggio che gli Enti hanno previsto nel loro progetto sono valutate molto positivamente dai giovani che, nel 52% dei casi hanno anche apprezzato l’esperienza del periodo di 1-3 mesi in un Paese UE.
I giovani intervistati hanno espresso un loro gradimento anche su aspetti relativi alla valorizzazione dell’esperienza di servizio civile. Il riconoscimento delle competenze, attraverso la consegna di attestati è stato valutato positivamente dall’84% dei giovani; l’acquisizione di crediti formativi è stata apprezzata dal 75% dei giovani.
Per il futuro, i giovani hanno fornito più di un’indicazione per facilitare l’accesso al Servizio Civile Universale: il 33% dei rispondenti propone meno burocrazia, come afferma il 24% di coloro che propone di ridurre i tempi di presentazione delle domande di avvio al servizio e il 9% di coloro che chiede meno documenti da consultare.
Un miglioramento tecnico e digitale della gestione delle candidature di partecipazione al servizio civile lo chiede il 31% degli Operatori Volontari che propone di rendere la piattaforma DOL del Dipartimento più veloce e intuitiva (12%) e di attivare una app dedicata per potersi candidare (19%)
Quasi il 20% chiede supporto per essere maggiormente orientato nella scelta dei progetti, attraverso un potenziamento delle modalità di contatto sia con gli Enti (14%), sia con la rappresentanza degli Operatori Volontari (5%). Il 17% dei giovani segnala la necessità di fare più informazione sui media tradizionali.
Infine, il PNRR è conosciuto da oltre il 60% degli intervistati e il 73% è consapevole che il SCU è finanziato anche dal PNRR.