Passo dopo passo
Mariapia Sergi, 18 SET 2023
Sono Mariapia Sergi ho 24 anni e il mio Servizio Civile Universale si è svolto presso l’Istituto che prende il nome di ‘’Figlie di Maria Immacolata” situato a Reggio Calabria in via Rocca La Russa, è sorto come risposta diretta e coraggiosa di Brigida Maria Postorino, la quale leggeva “nei segni dei tempi”, la necessità di intervenire dentro quei bisogni urgenti di educazione sociale, intellettuale, spirituale, morale della fanciullezza e della gioventù. Le “Figlie di Maria Immacolata” nell’azione educativa svolgono un ruolo di accompagnamento dal nido fino alla scuola primaria, si prefiggono l’obiettivo di garantire una formazione integrale sul piano culturale, sociale e morale secondo i fini specifici dell’Istituto. Attraverso questa esperienza e stando a contatto con i più piccoli ho compreso l’importanza dell’agire educativo, oltre della figura del volontario. Quello che ho fatto fin ora è stato quello di cercare di mettermi al servizio della struttura per la quale opero “Istituto Figlie di Maria Immacolata’’. Portando avanti il progetto per il quale aderisco ‘’PASSO DOPO PASSO’’. Il primo mese di servizio civile universale, ho partecipato attivamente alla formazione specifica e generale,la quale oltre ad avermi offerto competenze professionali, mi ha dato la possibilità di entrare in relazione con l’equipe e i colleghi del servizio, ma si incomincia anche a capire dove ci si trova, cosa significa far parte di una grande famiglia e cosa significa davvero operare nel sociale. Dopo la formazione, siamo stati assegnati agli enti nel quale ho prestato il servizio per i mesi a venire. All’interno delle svariate attività, anche se mi sono ritrovata con una fascia d’età 0-3 anni miravo a far conoscere la figura del volontario e a riconoscere i bisogni di ognuno e a creare relazioni significative, oltre a sviluppare la loro creatività attraverso le attività laboratoriali, ma dando anche importanza al gioco e alla cooperazione tra bambini e l’equipe. La possibilità che mi sono data è di cercare di portare avanti il progetto al quale aderisco, di apprendere nuove competenze, ma anche di poter essere attivo nel territorio. È stata un’esperienza molto importante. Adesso cercherò di raccontare quelle che sono state le attività che mi hanno coinvolto e come si è strutturata la mia giornata: La giornata al nido inizia con il momento dell’accoglienza dove i bambini dalle 7:30 alle 9:30, vengono accolti in salone o direttamente nella loro stanza di riferimento per inserirli in clima sereno ed accogliente.La giornata viene scandita attraverso il mantenimento della routine, che si manifesta con le stesse attività eseguite e ripetute quotidianamente ossia l’accoglienza, la merenda, attività individualizzate, il cambio, il pranzo e il ricongiungimento con il genitore. Questi scambi che diventano dei rituali permettono al bambino di acquisire sicurezza. ALCUNE DELLE ATTIVITA’: Attività musicale: distribuendo ai bambini piccoli strumenti come: maracas, tamburi, triangoli, nacchere. Inizialmente erano tutti concentrati a sentire il rumore che facevano battendo le manine sui tamburi, sbattendo le maracas. Calata l’attenzione ci si dedica a balli mimati, canti e filastrocche. La competenza attraverso questa attività che ho acquisito è la relazione che si crea tra adulto e bambino tramite il medium sonoro. Il dialogo sonoro diventa gioco interattivo in cui prevale il piacere senso-motorio. Gioco delle costruzioni: Questo esercizio aiuta i piccoli a sperimentare le dimensioni spaziali e l’equilibrio. Si tratta di un esercizio importantissimo, che giova allo sviluppo intellettivo, non solo divertendosi a costruire con le proprie mani ma anche a distruggere quello che creano. Attività di collage: mediante questa attività il bambino ha la possibilità di creare usando la fantasia e permette di affinare le competenze dell’utilizzo di materiali ad esempio: (carta ritagliata bianca o colorata, stoffa, carta velina, fotografie, fogli di giornali, colla vinilica, foglie). Ma non solo, favorisce nei piccoli la manualità. Gioco libero: tale attività permette al bambino di scegliere in autonomia quali giochi usare, come utilizzarli ed eventualmente, con chi giocare. Per favorire il gioco libero è utile mettere a sua disposizione del materiale poco strutturato per facilitare le loro capacità educative e immaginative. Osservare il bambino mentre gioca mi permette di comprendere se il bambino sia in grado di ‘’stare nel gioco ’’ ossia di organizzare una trama di gioco, il tempo di impegno nell’attività, quali siano le capacità motorie e se è partecipe nel gioco con gli altri e in che modo interagisce. Attività didattiche: imparare l’alfabeto o comunque saperlo riconoscere e vocali, figure geometriche e i numeri. Dando anche delle nozioni di lingua inglese, ad esempio, con i numeri fino a dieci e i colori, aiutandoci con delle canzoni. Nonostante la loro tenera età la loro attenzione è sempre attiva e vigile soprattutto ai suoni e figure nuove. Laboratorio Arancia Day: questo laboratorio mira a far “studiare” l’arancia nella sua forma, nel suo colore e nei suoi benefici. Il laboratorio è stato diviso in tre percorsi: abbiamo raccontato loro la storia della “Leggenda dell’Arancia’’ facendo ascoltare anche delle canzoni. Realizzando successivamente un carticino con la forma di arancia e dipingendo di arancione. I bambini sono stati invitati a portare un’arancia, che venivano raccolte in un grande cesto, sul tavolo: una centrifuga, una caraffa e i bicchieri. Sbucciando l’arancia i bambini venivano invitati ad osservarne: il colore e l’odore... a questo punto i bambini uno alla volta procedono alla “spremitura”. Il laboratorio si concluse con l’assaggiare la spremuta d’arancia e a captare le loro sensazioni. Attività grafico- pittura: disponendo nei tavoli i bambini così da dedicarsi a decorare e colorare attraverso l’uso di tempere, pastelli, matite colorate e pittura (digito pittura). Tale attività permette al bambino di imparare a percepire, distinguere e riconoscere i colori, le forme e le linee. Oltre che facilita ad esprimere le emozioni, gli stati d’animo, i sentimenti e i livelli percettivi della realtà. È importante anche lasciare libero il bambino di scegliere quali materiali e cosa utilizzare senza proporre una linea guida da seguire così che si senta libero di esprimersi come meglio crede. Ciò permette di acquisire sicurezza in sé stesso e delle sue capacità in questo caso artistiche. Gioco in giardino: l’istituto dispone di un ampio spazio all’aperto attrezzato con scivolo-castello, dondoli, altalene e tanti altri giochi. Quando la giornata permette usciamo fuori e questo tempo viene considerato un momento di svago e di gioco. In più occasioni, ho potuto osservare come i bambini utilizzano il cortile non solo per giocare con giochi pre-strutturati ma manifestano un’attenzione particolare per la natura, ad esempio attraverso l’osservazione di piante, insetti, raccogliere fiori e rametti, ma anche saltare e correre. Questa esperienza mi ha permesso di capire quanto sia importante mettersi a disposizione del proprio territorio, quanto sia importante far parte del servizio civile, e quanto amore i bambini possono darti e che non siamo noi ad imparare a loro ma loro imparano a noi adulti, cosa significa amore gratuito e il bello di stare insieme Non mi resta che ringraziare il Servizio Civile Universale, la casa di Evelita che ci supporta in questo percorso formativo ma principalmente di crescita umana e l’Istituto Figlie di Maria Immacolata per aver riposto in me fiducia sin dal primo giorno. L’operatore volontario, Mariapia Sergi.