InformaCancro

Leonardo Mancarella, 15 SET 2023

Da sempre penso che aiutare gli altri sia una forma di arricchimento personale: in particolare, con il Progetto "InformaCancro" del Servizio Civile, ho avuto la possibilità di applicare concretamente questo aiuto con i pazienti oncologici e i relativi accompagnatori all’interno dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano. E' stato un percorso difficile e molto intenso, ma anche stimolante, che mi ha permesso di conoscere più me stesso e anche il contesto lavorativo in cui operavo, ma soprattutto ho avuto modo di esplorare le varie unità operative dell’ospedale (e come si lavorava all’interno), e anche di fare amicizia con la mia collega e compagna di avventure, Silvia. Un episodio che voglio raccontare è il seguente: era una mattina d'inverno, credo gennaio o febbraio, come tutte le altre e io e la mia collega, dopo il solito giro in Radioterapia e nei vari reparti, andiamo in biblioteca per sbrigare alcune attività di back-office quotidiane (es. compilazione delle “schede di rilevazione”, rispondere alle mail e quant’altro), quando ad un certo punto si avvicina un uomo siciliano di Catania di nome Dino che ci chiede delle informazioni, perché aveva la moglie ricoverata, di nome Enza. Noi subito siamo stati pronti a dare tutto il nostro supporto a Dino, che poverino era molto preoccupato per sua moglie Enza (siamo riusciti ad aiutare persino la nuora e siamo stati orgogliosi anche di questo). Alla fine della fiera, da essere un rapporto volontario-utente, siamo finiti ad instaurare una profonda amicizia: entrando maggiormente in confidenza, questa coppia ci ha raccontato la storia della loro vita e le loro avventure, ci hanno persino offerto regali culinari della loro terra siciliana (a pasqua ci hanno fatto assaggiare la colomba artigianale) e tante altre leccornie locali, come i dolci con la pasta di mandorle. Ancora oggi ci sentiamo spesso per telefono e per concludere in bellezza, Dino ed Enza ci hanno offerto di spendere una settimana di vacanza da loro a Catania, magari a settembre, a fine dell’estate (loro abitano vicino al monte Etna, quindi uno spettacolo mozzafiato). Un altro episodio che voglio condividere è il seguente: durante l'esperienza è stato possibile realizzare progetti personali, e per quanto riguarda me, un progetto di Turismo Sanitario che è piaciuto molto allo staff medico in generale (aggiornamento dei servizi interni all'Istituto e realizzazione di proposte di attività socio-culturali e ricreative per i pazienti oncologici e i caregivers), ma la cosa più soddisfacente è stata l'intervista con l'addetto stampa dell'Istituto, dove a noi ragazzi è stata data la possibilità di parlare del Servizio Civile ma soprattutto di quello che abbiamo prodotto. L'intervista verrà pubblicata all'interno della Newsletter (e queste sono soddisfazioni!). Per concludere, voglio spendere le ultime parole per i prossimi volontari: cogliete al balzo questa opportunità e fate il Servizio Civile, perchè vi permette di imparare tantissimo, sia dal punto di vista professionale che personale. In bocca a lupo!