Il ministro Abodi in visita al Centro di formazione Scu dell’Aquila
L’Aquila città dei giovani nel campo del lavoro, dello sport, della formazione e del volontariato. Un impegno condiviso da Governo, Istituzioni e Amministrazione comunale e ribadito nel corso della visita che il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha tenuto nella giornata odierna nel capoluogo d’Abruzzo e nel corso della quale ha effettuato un sopralluogo nel complesso di Paganica in alcuni degli appartamenti del Progetto C.a.s.e. ristrutturati e destinati ad accogliere i giovani volontari che animeranno il Centro di formazione Scu (Servizio civile universale).
“Il dato più importante del quale si prende atto a L’Aquila è quanto sia stato fatto per la ricostruzione e urbana - dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi - che da luogo di tragedia e dolore, è già fonte di sviluppo e speranza. Viviamo momenti drammatici in Turchia e in Siria, credo che questa esperienza possa generare proprio fiducia e speranza anche per quei popoli che oggi fanno i conti con la stessa distruzione, al di là delle intensità, che ha vissuto questa terra e questa comunità. Qui c’è il ripristino della speranza e la generazione di fiducia grazie alla collaborazione delle istituzioni a tutti i livelli, da quella nazionale a quella del territorio, testimoniate oggi dalla presenza, insieme al Sindaco Biondi e le massime autorità locali. Al di là poi delle logiche della politica, delle maggioranze e delle opposizioni, si avverte il senso della solidarietà comune e, quando c’è questo tipo di stato d’animo, ci si predispone al superamento di qualsiasi difficoltà”. L’Aquila quindi come modello anche per la Nazione, grazie alla capacità di superare insieme i momenti di difficoltà: “In questo territorio le persone, ognuna nel proprio ruolo, hanno dimostrato di saper far prevalere la positività e la capacità ricostruttiva, il mantenimento del senso di comunità, il ripristino di opportunità che consentono di rimanere, senza dover subire anche il disagio, il dispiacere dell’abbandono della terra. Queste cose non sono solo il frutto di dichiarazioni di intenti, ma di un’operatività che è la risultante di un impegno comune, costante, determinato e competente. Con lo stesso spirito stiamo sviluppando insieme alle istituzioni del territorio, comune de L’Aquila in testa, il progetto per la costruzione del “Villaggio della gioventù”, che penso possa diventare un punto di riferimento per un modello che colleghi strettamente l’educazione, l’istruzione, la formazione e il lavoro, la prospettiva del futuro che passa inevitabilmente per delle offerte che le istituzioni devono mettere a disposizione dei giovani. Questo può certamente essere un’esperienza simbolo e non è detto che non possa essere un’esperienza replicabile”. "Come ministro senza portafoglio - conclude Abodi - ho imparato che il vero portafoglio di cui abbiamo bisogno è quello della progettualità, delle idee e anche della capacità di condividerle perché a volte ci sono i soldi e mancano questi fattori che, invece, sono primari. L’Aquila sta dimostrando di avere non soltanto portafoglio finanziario, ma anche il portafoglio della progettualità e dei valori, che non sono secondari. Di fronte a questa convergenza nessun obiettivo è precluso”.
La dotazione complessiva per il Centro di formazione è di 60 milioni di euro, a valere sulle risorse del Piano complementare per le aree colpite dal sisma 2009/2016-17, e a regime potrà accogliere fino a 2500 volontari provenienti da tutta Italia che verranno ospitati negli appartamenti realizzati in alcuni dei complessi edificati all’indomani del sisma del 6 aprile 2009 e dislocati sull’intero territorio cittadino, al centro di una importante operazione di valorizzazione e rifunzionalizzazione dopo aver assolto all’obiettivo primario per cui furono costruiti, ovvero dare ospitalità alla popolazione terremotata. Entro la fine di aprile i primi cento alloggi saranno disponibili per accogliere ragazzi e formatori.
Il sindaco ha annunciato la creazione all’Aquila del sesto hub nell’ambito del progetto “Rete”, dedicato a supportare i giovani nel passaggio dal mondo della formazione e dell’istruzione a quello del lavoro, con iniziative finalizzate al rafforzamento della vocazione imprenditoriale e delle competenze dei ragazzi, agendo sulla formazione e lavorando con aziende, realtà private e pubbliche, enti di formazione. Le sedi degli altri hub sono Novara, Verona, Brindisi, Salerno, Nuoro e un’altra verrà individuata in Sicilia.